I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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Poi. trailo Beppo da un canto:
— Sta zitto, gli disse. To': ècco cinque soldi per i marroni.... e poi altri cinque domani se fai appuntino quel che ti dico. Tu va subito a casa, entra dalla Paolina, c dille che la lettera l'hai consegnata. Bada però che se ti lasci scappare una parola dell' accaduto, invece di soldi, vogliono essere scappellotti. Hai capito neh?. .. Lesto dunque !
Il marmocchio asciugossi due lagrimoni, intascò i soldi, c pigliò
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di trotto verso Porta Nuova.
' Francesco trasse la< lettera che avea nascosta e la dissuggellò. Ala sovvenutogli di Maria, tornò prestamente dove P avea lasciata.
La giovinetta non c'era più.
— Sarà salita dalla contessa, pensò il Legnaiuolo.
Poi si pose sotto un fanale, e lesse con vivissima agitazione la lettera che sua sorella indirizzava a Gabriele.
— Essa ha udito il mio colloquio con Golasecca, disse fra se il Legnaiuolo; voleva salvarlo, ma la provvidenza.... Oh! si ha 1111 bel dire, ma Dio in cielo c'è,pure per qualche cosa.... E poi, Maria pregherà per me...". Povero angiolo!.... è così buona!.... ed io l'amo tanto !.... Voglio aspettarla.... parlarle ancora una volta.... e poi ?... Chi lo sa? Dio vede e provvede.... e ride meglio chi ride l'ultimo, dice il proverbio....
Filosofando a suo modo, il Legnaiuolo accese un cigaro, e cacciate le mani in saccoccia, con quel fare indolente che il lungo ozio gli avea reso abituale, appoggiò le spalle al murello d'un uscio, che aprivasi rincontro al portone del palazzo Fabiani.
Era l'operaio, la cui presenza fe' sogghignare Santocchio, allorché'il Marinelli passava rasentando Vinferriata della sua finestra.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (332/568)
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