I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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netto dev'essere aeceso alla mattina, e riacceso subito al dopo pranzo...* Andrea, perchè là?... Andrea, perchè qui?... Andrea.... — Che il diavolo si porti il conte, la contessa e la casa! » — Vittorina lo ascoltò sorpresa, poi gli chiese perchè parlasse così di suo padre, e cosa gli avesse fatto. — « Cosa m'ha fatto? rispose Andrea, a cui non parve vero di potersi sfogar con qualcuno; mi ha fatto che al servizio di ehi non mi paga non ci voglio stare.... Fatti vogliono essere, e non parole.... e ricordarsi che siamo cristiani quanto loro.... e più di loro. Ah ! ah! fate il bocchino storto.... » — La bambina si mise a piangere. Andrea, temendo che i padroni l'udissero, la prese fra le sue braccia per rabbonirla. Vittorina spaventata strillò più forte. — « Vuoi tacere? » le disse Andrea, scuotendola brutalmente. — In questa si udì un grido, l'uscio s'aprì, e il conte, seguito dalla contessa, si lanciò nel salotto. Aveano udito le parole dette da Andrea alla bambina, e ci volle tutto l'ascendente della contessa, perchè il servitore non facesse un volo dalla finestra. A ogni modo gli si concessero tre giorni perchè si trovasse un padrone. La contessa pianse quasi tuttala sera; il conte passeggiava, sbuffava, batteva i piedi e diceva: — « Colpa tua : hai creduto alle dimostrazioni d' affetto di quel serpente ; essa ci ha composto una famiglia di spie, di ladri e di malcreati. Tu non sai quanto sia ipocrita la marchesa. Se poi volessi conoscere il motivo dell'odio suo contro me, chiedilo a lei.... io non lo so. Ti ha-sti sapere che molla parte delle disgrazie ehe ora ne affliggono ci * vengono direttamente da lei. Diverse speculazioni da me tentate fu-rono mandate a male dalla sua concorrenza.... Ma perchè?... a quale scopo ?... senza scopo.... per istinto — odia per odiare.... tormenta pel solo piacere di tormentare. Oh! ma finirà.... vivaddio! quella dannata vecchia ha da morire per le mie mani.... » Ecco ciò che udì la Prassede da star siili' uscio a origliare.
Oggi 27, ancora nulla di nuovo. — Stasera alle sei venuto l'Ag-
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grinzato da San Colombano.... Tentalo di seavare qualcosa sul motivo del suo ritardo.... II fittaiuolo giunto a mani vuote, nella massima costernazione.... Contatomi d'un furto di duemila lire.... I sospetti cadono sul Bastiano, il fattore della marchesa. — Alle sette venuto il Marinelli, disceso da una vettura di piazza, cercato del segretario, dal quale venne chiesto per lettera un abboccamento. Il barone lasciatosi sfuggire parole poco amichevoli intorno alla signora marchesa e a Gabriele. — Venuta madamigella Maria; veduto l'uomo ehe l'accompagna. — Il fiacre, come le altre sere, aspetta sempre alla mancina di Borgo
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (337/568)
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