I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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Gabriele era pallido, co' capelli ritti, co' lineamenti stravolti dal terrore. ¦ . . ¦ oj jm**^f 'Mangiamicche avea le guance accese, il piglio intrepido e minaccioso.
Il primo movimento del segretario fu di correre alla porta da cni era uscita la Malapaga. '
La trovò chiusa.
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L'indovina, nel fuggire, vi avea fatto scorrere il catenaccio. 0 II capitano de' Lampionai volse, gli occhi d' attorno come per accertarsi, se c' erano altre vie di evasione.
Gabriele, approfittando dell' incertezza del suo nemico , spiccò un salto verso la finestra. Il tavolino interposto andò sottosopra ; la lucerna che vi posava si rovesciò. 1 Iflfe
Seguirono alcuni istanti di profondo silenzio : non si udiva chel'alito affannoso di Gabriele, e la sorde imprecazioni di Mangiamicche.
% __La stanza era sepolta nelle tenebre. Il vento fischiava, tra le scommesse impannate; la pioggia scrosciava a larghi sprazzi sul. lastrico del cortile» j ¦ ¦ *
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À qual partito appigliarsi? * Mangiamicche si spinse avanti tentoni, urtando contro le scranne, e attenendosi alla parete per orientarsi. < > j * « ' ¦ Ùfj[ ?» •
Gabriele si rannicchiò in un angolo, presso al vano della finestra, colla pupilla dilatata dal terrore, e sforzandosi di tenere il respiro che usciva rotto e convulso.
Passarono cinque minuti che parvero cinque secoli, in capo ai quali si udì un rumor di passi affrettati sul-pianerottolo. Un raggio di luce, insinuatosi traverso alle commessure dell'uscio, rischiarò come un lampo il volto livido dei segretario.
L'uscio s'apri e due guardie di polizia,guidate dalla Malapaga, comparvero sul limitare.
t — Eccoli 1 strillò la vecchia ; sono ladri, arrestateli.
Mangiamicche, invece d'oppor resistenza, mosse sorridendo incontro alle guardie. Con un rapido volger d' occhi egli avea veduto Vimpossibilità della fuga, nò volle aggravar la sua posizione con un inutile tentativo. tMa saggio com'era, egli non lo fu abbastanza per antiveder la tempesta che gli sraddensava sul capo;Sgraziatamente egli dimenticò d? essersi incollate due fedine nere alle guance; due fedine che richiamavano alla memoria quelle a spazzola d'un marchese spagnuolo che
noi conosciamo.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (366/568)
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