I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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Poi, fatto portare un boccale, era andato a sedersi col muratore -nelP angolo più tenebroso e appartato dello stanzone, aspettando, tra un bicchiere e P altro, P esito dell' ambasciata affidata a Fanello-
Quando il Legnaiuolo, tornato dall' aver accompagnato Maria ai palazzo della marchesa, prese posto fra loro, essi erano agli ultimi sgoccioli del secondo boccale, e Fanello non si vedeva.
— E cosi, chiede Francesco al capitano, a che punto siamo?
¦— Allo stesso punto d' un' ora fa, risponde costui empiendo la pipa. Chi ha più visto Fanello ?
— Io.
— Dove ?
— Alla Spiga.
E racconta al capitano P incontro di Fanello, il tiro fatto a Bep-po, e come gli è capitata fra mano la lettera di Paolina.
Mangiamieche sorride colla compiacenza d^un precettore, a cui si riferisca qualche tratto di spirito del suo allievo.
— Vogliamo farne qualcosa di grosso di quel ragazzo.
— È molto ardito e svegliato, osserva Francesco.
— Posso accertarvi che sotto la mia direzione farà carriera.
* — Carriera !... Voi non ne farete che un ladro, Mangiamieche.
—• Ladro sì.... La gran parola che avete detto! Pare che v' alleghi i denti nel pronunziarla.... Chi non ruba al dì d'oggi Tutto sta a saperlo fare con accortezza. Gli è certo che non bisogna esser gonzi come il Patito. Assassinare un ubbriaco!... e perchè?... per rubargli duemila lire, mentre poteva pigliarsi i suoi comodi.... Povero Rampicone ! 1
— Il Patito assassinò Rampicone?
— Non lo sapete ?
Il capitano dei Lampionai si fa a narrargli la trista fine del oenciaiuolo, e la scena che seguì all'osteria.
Il Legnaiuolo n' è atterrito.
Mangiamieche chiude il racconto con queste parole :
— Forse qualcuno mi avrà biasimato perchè, in vece di pigliar le difese del Patito, ho lasciato che il lupo se lo divorasse. Ma io sono il comandante della Compagnia, e tocca a me a farne rispettare le istituzioni. Nessun membro del Lampione può metter mano al coltello, se non costrettovi da forza maggiore e per la difesa sua personale : l'articolo XV parla chiaro. Si può esser ladri ma noirassassini; il furto è un'astuzia, P omicidio è un delitto. Se a qualcuno.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (371/568)
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