I misteri di Milano di Alessandro Sauli
CAPITOLO XXXIV.
1/ uomo propone e dio dispone!»
Il muratore è uscito, traendosi dietro il compagno, che, fermatosi sul limitare, ha lanciato di sbieco un' occhiata fulminante sul segretario. / •
•— Chi paga? chiede V ostessa.
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— Pago io, urla Mangiamicche, rovesciandosi come uomo avvinazzato sulla panca rimpetto a quella su cui sedeva Gabriele. Fate portare un altro boccale. Hai sete, Fanello ?
— Sì, zio, risponde con voce timida il borsaiuolo; e va a sedersi al fianco del segretario.
— Per tutti i diavoli! com'è sempliciotto questo figliuolo!
La Veronica sorride con malizia.
— E siche sotto la vostra direzione dovrebbe farsene qualche cosa.
— Salva la modestia, parrebbe anche a me, risponde Mangiamicche, strascicando le sillabe e aspirando V erre con quelF invincibile antipatia che hanno tutti gli ubbriachi per la più energica fra tutte le lettere dell' alfabeto.
Poi, allungato il braccio al boccale di Gabriele :
—» Alla vostra salute! grida, e ne tracanna un buon terzo seilza fermarsi per rifiatare.
— Alla vostra! risponde il segretario; e mesciuto il rimanente nel suo bicchiere lo sfiora appena colle labbra per complimento.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (378/568)
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Mangiamicche Gabriele Fanello Veronica Mangiamicche Gabriele
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