I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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ste j e fissa gli occhi nelle pupille invetriate della Paolina ; poi ne
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comprime le tempia fra le sue palme, e appressa bocca a bocca per sentirne il respiro.... Nulla !... non alito.... non tepore.... non movimento ... ma la rigida immobilità d' un cadavere.
— Morta ! esclama con accento lacerante il Legnaiuolo, deponendo sul letto il corpo inanimato della sorella.
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— Morta ? grida Mangiamicche. A me, razza di cane 1
E si scaglia contro Gabriele che, nel frattempo, si è rialzato, è corso alla finestra, 1' ha spalancata, ne ha misurata coli9occhio la poca altezza, e attenutosi alla spranga del davanzale, si è lasciato cadere nel cortile sottoposto.
3Iangiainicche ha fatto la stessa via, ma nel toccai4 terra il suo piede scivola nella fanghiglia, e dà uno stramazzone sull' umido ac-ciotolato.
Intanto Gabriele, approfittando del contrattempo , ha infilato laporticina che mette alla scala dell' indovina, e su su, finche trova
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un abbaino che dà su'tetti.
Colà giunto, comprime il respiro, tende ansiosamente l'orecchio, e sente sulla scala il rumore delle scarpe ferrate del* capitano. Che fare in tale frangente ?
Non gli resta che un ultimo partito; scavalcar l'abbaino e andar a celarsi nell'ombra proiettata dal comignolo o dagli sporti delle grondaie. Al rimanente Dio o il diavolo provvederà.
Così pensa Gabriele ; e si distende quant' è lungo sul tetto, col capo volto dalla parte dond' è venuto.
Ma non aspetta molto in tale giaciturapoiché a capo di pochi minuti, vede una testa arruffata sporgere dall'abbaino, poi un braccio,
poi una gamba, e su! vede ritto, a pochi passi da sè, in tutta la'sua
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maestà, il terribile comandante de' Lampionai.
Gabriele ha studiato freddamente la situazione, e non scorgedavanti a sè che una sola..,, un' unica via di salvezza.
Aspettar, senza muoversi, Mangiamicche, e quando sia giunto à
tanta distanza quanta possa misurarne la lunghezza delle sue braccia,
aggrappargli prontamente alle gambe, dargli un vigoroso crollo efarlo rovinare sul lastrico della via sottostante dall'altezza di quattro piani.
E ilprogetto sarebbe riescito se Gabriele non avesse studiato male la topografia di quel tetto. >
Mangiamicche procede tentoni nelle tenebre, aiutandosi colle mani
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (399/568)
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