I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      — Entrate.
      - > La vecchia ha richiuso 1' uscio, ha posato la lucerna sul tavolino, e, andata a sedersi su una vecchia scranna a bracciuoli / si è messa tranquillamente a contare le maglie della sua calza. ' i Ma noi, lettore, non dandoci pensiero di queste sue stravaganze,4 passeremo nella seconda camera , solleveremo un lembo della tappezzeria di damasco verde, e vedremo , o piuttosto supporremo di vedere una porticina, poiché in siffatto modo essa aderisce al telaio su cui s'incastra da non lasciarci scorgere la più lieve traccia di commessura. / r * 11
      < Fatto ciò, batteremo pianamente un colpo, poi due, poi tre, e a regolari intervalli, come poc'anzi abbiamo fatto col campanello. ' Non badiamo a chi ci apre: diamo piuttosto una rapida occhiata al luogo in cui siamo e alle persone che ci si presentano per la prima volta. r # r ''
      II luogo in cui ci troviamo è una sala circolare che prende lucea $ f • t ^ • -
      da un'unica finestra aperta alla sommità della volta, là dove con-
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      vergono le diagonali del cerchio. La finestra è difesa da un telaio a cristalli smerigliati e quadrangolari, i cristalli da un fitto e sottil graticcio di fil di ferro.
      Le pareti e la volta sono • tappezzate da una pesante stoffa di seta grigia a fiorami; e ciò non per lusso, ma per semplice misura di precauzione. Di fatto quelle pareti non hanno eco. Il grido lace-rante di chi perde, la sonòra sghignazzata di chi guadagna, e ilr m + fi I
      tintinnire delle monete che scorrono da un capo all' altro de' tavo-lieri, sospinte dal rastrello del biascacciere, urtando contro la morbida superficie, si convertono in un rumor sordo, vago e inarticolato. Una ventina di persone di diversa età e condizione siedono surun divano circolare, con larghi cuscini di pelle, logori per lungo uso.
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      Cinque tavolieri oblunghi con sopravi il tradizionale tappeto verde sono disposti simmetricamente e ingrombrano la non troppo spaziosa area di quella sala, lasciando ne' quattro punti di congiunzione un vano largo abbastanza per la circolazione de' giuocatori. I quattro lati de' tavolieri sono occupati da quattro scanni.
      Non bastano certamente due


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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