I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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CAPITOLO XL.
Iti LAIVSQUMZIVET.
All' entrare del conte nella sala tutti gli sguardi si dirigono verso lui.
Malgrado la calma apparente a cui sforzasi di comporre i suoi lineamenti, 1' interna lotta gli traspare dal gesto, dal portamento, dallo smarrimento dell' occhio, dai disordine delle vesti.
Le sue fattezze sono estremamente invecchiate : in soli tre giorni egli ha vissuto la vita di dieci anni.
Ciò nnllameno dal muover sdegnoso dei sopracigli e dall'imponente atteggiarsi della persona spira la grandezza dell'angelo decaduto; e tanto la sua tempra energica e schietta si eleva sulle nature abbiette che lo circondano che, allorquando volge intorno lo sguardo rispondendo al saluto con un lieve chinar di capo, tutti gli occhi si abbassano , e il pungente sarcasmo si estingue senza voce sulle labbra serpentine di don Filippo.
Non avvi che il Marinelli che possa sostenere imperterrito la forza penetrante di quello sguardo; e vi risponde con quel contegno di sprezzante impassibilità eh' equivale a una provocazione.
Egli si è appressato a Reginaldo e gli ha parlato sottovoce.
— Ah 1 esclama Reginaldo ; meriteresti un rifiuto.
— Un rifiuto !... perchè ?
— Per punirti della diffidenza dell' altra sera.
Mist. Voi. I. 24 -
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (421/568)
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Filippo Marinelli Reginaldo Reginaldo
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