I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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i , I I f a,I ICAPITOLO XLII.
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Mentre ciò seguiva alla Casa Rossa, la contessa Clementina percorreva a passi concitati il salotto. I suoi lineamenti erano dolorosamente alterati. Di quando in quando asciugavasi gli occhi pieni di lacrime, e ora rovesciavasi sul sofà, celando il volto fra le palme e rompendo in singhiozzi, ora balzava in piedi, correva al camminetto, guardava la pendola, e diceva :
— Le nove I... ed egli non viene! Oh, mio Dio, toglimi da questo stato d'angosciosa incertezza !... Poi, voltasi al vecchio Giuseppe che le stava davanti tutto costernato :
— Forse ti sei ingannato, soggiungeva; è impossibile ch'egli devauna tal somma al Velasquez ; essi erano nemici.... non si ricambia-
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vano nemmeno il saluto.... ed io so quanto Roberto è orgoglioso!...
— Oh! mia ottima signora, rispose il servo, volesse il ciclo che fosse così com' ella dice, ma il giovinotto che richiese del conte era uh servitore di don Luigi....
— E le cambiali sono cinque?
— Cinque, e di duemila lire ciascuna.
— E aggiunse che domani sarebbero protestate ?
— Protestate, signora.
— Ma Roberto pagherà.... Non è,,., non può essere a sì cattivo partito....
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (432/568)
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Casa Rossa Clementina Dio Giuseppe Velasquez Roberto Luigi Roberto
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