I misteri di Milano di Alessandro Sauli
CAPITOLO XL1X.
«IVA LEZIONE DI SCHERMA.
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Don Luigi, non che una visita del Fabiani, non sospettava neppure le terribili conseguenze della sua bassa vendetta contro
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contessa.
Poteva egli supporre che il conte, essendosi recato da lui per chiedergli una spiegazione intorno all' insolente ambasciata del suo cameriere, si fosse imbattuto nella donna, da lui vigliaccamente insultata, e l'avesse raccolta svenuta fra le sue braccia?
Il portinaio svizzero non fiatò nulla dclPaccaduto : la sua discrezione era proverbiale.
Nessuno quindi farà le maraviglie se alle undici di mattina troviamo don Luigi del miglior umore di questo mondo, esclusivamente intento a ingollarsi il suo quarto di pollo arrosto, umettandolo tratto tratto d'una sorsata di vecchio magenta, e cercando d'infondere nel Marinelli, che gli sedeva rimpetto, la spensierata allegria dell'uomo che vive per P oggi, senza darsi pensiero dell'incerto domani, come dhnta Orsini nel delizioso brindisi della Borgia.
Dietro quanto crasi concertato la sera prima, il Velasquez avea dato principio a un esercizio di scherma preparatorio, insegnando al barone alcune risorse infallibili delP arte d' ammazzarsi in cadenza, senza che per ciò potesse dirsi lesa la schifiltosa prammatica del duello.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (483/568)
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