I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      Don Luigi ruppe in uno risata.
      Vi confesso, barone, che quanto mi dite stuzzica vivamente la mia curiosità,
      È facile soddisfarla. Ma come?...
      Ascoltate. Bisognerebbe principiar dal principio, cioè dalla ìnia educazione in casa del vecchio antiquario, ma non farei che ripetervi cose note.... Parlano abbastanza da sè i risultati. A ventiquattro anni ho dato fondo alle centocinquantamila lire che costituivano il mio patrimonio j ho quattro cambiali, scadute da tre settimane; sono accusato di truffa, e provo un'irresistibile tentazione di farmi uccidere *in un duello che non ho provocato.
      Perdonate, ma la truffa non deve mettersi fra* risultati della vostra ediffcazione. L'accusa è infondata, e se il conte in un trasporto di cieca disperazione....
      ISTo, don Luigi, interruppe abbassando gli occhi il barone, 1' accusa non è infondata.... il conte ha detto la verità.
      La verità! esclamò il Velasquez, balzando sulla seggiola per la sorpresa.
      Le carte erano barate.... e non da ieri soltanto. Ilo creduto necessario farvi questa confessione, benché penosa. La parola data non vi obbliga ; qualora vi piaccia, voi siete sempre padrone di ritirarla.
      Don Luigi rimase un momento sopra pensiero, poi ripigliò : Vrascolto: spero di trovarvi migliore della vostra fama.
      •— 0 forse peggiore, il che poco importa. Qualcuno potrebbe supporre che un motivo segreto d'odio mi animasse contro il Fabiani. Vorrei lo fosse di fatto : un delitto commesso sotto P impulso irresistibile della passione.... è sempre un delitto....
      Ma in parte scusabile.
      E il mio non lo è. Io feci il male col sangue freddo dell'assassino, che si appiatta dietro una siepe, e tira a occhi chiusi sul primo che capita sotto la canna della sua carabina. Io sono il brac-s ciò che si alza, il pugnale che ferisce, ma non la volontà che medita il colpo e lo assesta; im manichino che si atteggia secondo il capriccio di chi P adopera ; un essere passivo che non discute ma agi-
      *
      sce; che vidi collocato davanti a un tavoliere di una biscaccia e gì! si fa rappresentare la parte del barattiere. Io non so se conosciate intimamente la marchesa Ortensia Fabiani....
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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