I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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CAPITOLO LI.
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il presentimento dell'avvenire.
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Mentre queste scene violenti seguivano presso don Luigi, una calma quasi sepolcrale regnava nel palazzo in via della Spiga.
Le campane delle chiese vicine facevano udire i lenti rintocchi del mezzogiorno. La contrada, benché di consueto melanconica e uggiosa^ in quell'ora del di assumeva la più gaia espressione, avvivata da'cangianti riflessi d'un bel sole d'autunno, che, sprigionatosi da un fitto velo di vapori grigiastri, versava il suo tesoro di raggi sulle brune facciate delle case prospettanti il palazzo.
Eppure nessun rumore, tranne quello delle voci de'passanti, svegliava 1' eco del silenzioso cortile. Le gelosie della facciata esterna,
ermeticamente chiuse dalla sera prima, intercettavano l'adito al sole,
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il quale vi si posava coli'insistenza di un vecchio amico, che sa digiungere inaspettato e gradito. Solo, a quando a quando, uno scarno
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e malizioso profilo di vecchio — il profilo di Santocchio — dise-gnantesi sull' invetriata di una finestra del pianterreno, poteva offrire indizio che la catapecchia feudale — tale quale l'abbiamo descrittanel primo capitolo del racconto — dava ricetto a un essere della spe-
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eie de'bimani, ritraente della scimmia e dell'uomo.
E, in verità, l'interno corrispondeva perfettamente all' esterno. 11 primo piano — la sola parte abitata del vastissimo caseggiato — era prtsso che sepolto nell'oscurità; i gioiosi rumori della contradaMht. Voi. I. 29
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (503/568)
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Luigi Spiga Santocchio
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