I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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— Tu piangi* mamma, le disse; perchè piangi?....
La contessa, asciugandosi prestamente gli occhi, si sforzò di sorridere.
— Aòiì piango, no, figli mieu... o, se piango.... piango per voi... perchè vi amo.... perchè mi amate....
— Perchè ti amiamo?... Senti, mamma, ripigliò Paolo con quel l'accento fermo e risoluto, che annunzia un precoce sviluppo d'intelligenza e di sentimento, Giuseppe mi ha spesso ripetuto che vi sono de'cattivi nel mondo.*.. de'cattivi, che fanno piangere i buoni.... 0&, se fossero essi, mamma !
La contessa si trasse indietro, colpita dall' espressione di fierezza che balenava negli occhi del suo figliuolo.
— Cosa dici, Paolo?
— Dico, continuò il fanciullo, senza smetter punto del suo piglio energico e risoluto, che pregherei Dio che mi facesse presto grande per farli piangere alla loro volta.
Clementina non potè rispondere, ma strettasi al seno il suo primogenito, tra spaventata e sorpresa :
— Oh, mai.... mai, figlio mio! esclamò singhiozzando; non parlare mai più così dinanzi a tua madre!
E si trasse di là sgomentila.
Le parole di Paolo le erano discese al cuore come un presenti--mento dell'avvenire.... come la voce arcana di una giustizia ripara-trice.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (509/568)
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Paolo Giuseppe Paolo Dio Paolo
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