I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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1—- Sono pazza, ti' è vero, nipote mia?... Tu sei amata.. . tu sei felice.... tu non hai più nulla a desiderare.... Dimmelo, fa che io lo senta dalla tua bocca.... ciò mi recherà un gran conforto nelle molte afflizioni che Dio mi ha dato, e che io ho accettato senza mormorare. Sapervi..,, vedervi felici — te e i tuoi picini che io amo come le pupille degli occhi niici — è la sola, V unica gìoja che mi rimane.... a me, povera vecchiacostretta a vivere di rimembranza, e che vede nella gioventù, nella salute, nella felicità de" suoi discendenti il compimento delle sue speranze, la continuazione della sua esistenza.
Nel dir questo, la maligna vecchia gioiva entro sè dell'effetto che l'antitesi dolorosa produceva nell'anima di sua nipote. Non si poteva con arte più fina.... o più infernale (chiamiamo le cose come vanno chiamate) far spiccar vivissimo il contrapposto tra ciò eh' era e che poteva essere, tra la felicità passata e la miseria presente.
L'efTetto fu pieno; il cuore della contessa ne fu lacerato, e fu cogli occhi pieni di lacrime ch'essa mormorò:
— Felice!... Oli, non lo sono, zia mia.... noA lo sono.
— Aon lo sei?... Tuo marito non ti ama più forse?
— Non ama me.... non ama i suoi figli.... non ama neppur sè stesso^ perchè va a battersi.... perchè si fura uccidere....
La marchesa giunse le mani e socchiuse gli occhi con raccapriccio.
Bontà divina!... uccidere!... Ch'egli dovesse batterselo sape-
ivo.... Ma, bazzecole, Clementina mia, smargiassate, cavalleria d'apparato.... odii che vanno a spegnersi in fondo a un bicchiere di sciampagna.... duelli a,... ci la foiirchette, in cui, tutt' al più, non si va a rischio che di buscarsi una gastrite o un'infiammazione. Ma battersi chi senno.... e, di giunta, col proposito di farsi uccidere.... Non v' hanno che due soli casi in cui Roberto possa ricorrere a un estremo di questa fatta : o che si vede rovinato..».
— E io è.
— 0 che tu non 1' ami più.
— E lo crede.
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— Bontà divina!... E rovinato e sospetta che tu lo tradisca?
Clementina, come meglio potè, con voce rotta da'singhioz2Ì,
narrò alla marchesa quanto i lettori già sanno per F esposizione che ne abbiamo fatto ne' capitoli precedenti.
— Tu dunque dicevi, ripigliò quest'ultima, quando la nipote ebbe dato fine al racconto, che sulla soprascritta della lettera, che accompagnava i biglietti, non vi era nè il tuo4 nè il nome di tuo marito?
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (512/568)
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Dio Tetto Clementina Roberto
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