I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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E il motivo era questo, ehe, essendosi recati, un'ora prima del concertato> sul terreno, scelto acconciamente dall'Oprandini con cognizione topografica del paese, mentre studiavano il sito, e misuravanocoli'occhio lo spazio che rimaneva libero alle evoluzioni de'combat-
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tenti, udirono il rumor lontano e indistinto di alcune voci , misto al fruscio de'rami del bosco, traverso a'quali, appuntando gli occhi, poterono scorgere un luccichio, come d'anni, su cui cadessero i raggi abbaglianti di una limpida e calda mattina di autunno.
Era una pattuglia di carabinieri piemontesi, che, come accennammo ^battevano il bosco in perlustrazione.
Trascorso qualche minuto, mercè una doppia fila di roveri, i quali,
divergendo ad angolo acuto, lasciavano uno spazio, sgombro abba-
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stanza perchè l'occhio vi si potesse addentrare senza disagio, le persone degli uomini, componenti il picchetto, disegnaronsi più nettamente nel fondo bruno, che limitava la stesa della boscaglia.
Don Luigi fu il primo a concepir sospetti sul vero scopo della
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perlustrazione.
— Que' signori là, disse, additando i carabinieri, mi hanno l'aria di fiutare le nostre peste. *
— Le mie carte soiio in perfetta regola, rispose il barone.
*—7" Anche le mie, aggiunse FOprandini, il quale, se i lettori non. lo hanno dimènticato, era quel capo ameno che il Yelasquez aveva designalo al Marinelli come uomo in voce di non soffistiear molto sulle questioni d'onore, ogni qual volta gli facessero intravvedere, benché lontana, la prospettiva d'un pranzo, in cui si sarebbero conciliale onorévolmente e senza pericoli le opinioni de' dissenzienti.
— Temo mollo che non si tratti nè punto nè poco di dare mv occhiata alla vidimazione de'passaporti.... Osservate.... s'indirizzano a questa volta.
— Lasciamoli venire, disse il Marinelli.
— E se c'interrogano?
— Risponderemo éhe siamo usciti a diporto.
— Bravo! saltò su 1'Oprandini, a diporto, recando con noi due spade di questa tempra.... queste due spade m'imbrogliano.... Mi sapete dire dove ho a cacciarle perchè non'le scuoprano....
?
— Datele a me, e seguitemi. *
— Ma dove?... ma perchè? obbiettò il barone.
— Seguitemi e lo saprete.... Ilo un sospetto.,., Su, animo,.,, iVon ci scosteremo di molto...', a un venti passi circa,,., là, dove
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (528/568)
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