I misteri di Milano di Alessandro Sauli
CAPITOLO LVI.
ultime speranze.
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Distogliamo lo sguardo contristato dall'atroce ,scena, a cui l'anima nostra assistè trepidando; rivoliamo col pensiero a Milano; rivarchiamo le soglie del vecchio palazzo de'signori Fabiani.... È là, in quelle vaste e fredde sale, indorate dai pallidi raggi di un sole al tramonto, che deve compiersi l'ultimo quadro di questo prologo — punto di sosta, da cui ripiglieremo con maggior lena le mosse, desiosi di respirare aure più miti e di spaziare lo sguardo in più sereni orizzonti.
Quando introducemmo per la prima volta il lettore nel salotto della contessa Clementina, la nostra immaginazione ce la dipinse giovane, bella, sorridente; e, vedutala tutt'assorta nella contemplazione de'suoi figliuoli, ehe stavansene affettuosamente abbracciati a'suoi piedi, dicemmo che Raffaello dovette sorprendere uno di codesti sguardi,
allorché, dipingendo la sua santa Cecilia, le, infondeva negli occhi l'i-
• \neffabile rapimento.
Ma allora Clementina era felice.... o se non lo era, come vedemmo, lo credeva, e la pura gioia del cuore IV traluceva dall' azzurroprofondo degli occhi, e dagli occhi le raggiava sul volto, imporpo-
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randole sue guance delle gaie tinte della giovinezza.
Or bene, fate vivere a questa donna la vita degli ultimi quattrogiorni, in cui ogni ora fu segnata da un nuovo martirio; scadutela dal
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suo sogno di felicità; mostratele nell'uomo ch'essa ama e,da cui si crede
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (547/568)
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Milano Fabiani Clementina Raffaello Cecilia Clementina
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