I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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Dicci minuti dopo Giuseppe era di ritorno colla risposta.
Clementina lesse :
« Ciò clic ho promesso mantengo. Mentre tu vegliavi, un coree riere galoppava a spron battuto verso Pavia, e, passato il confine, « «correva -diffilato a denunziare il duello alle autorità piemontesi. Te « Jo ripeto — questo scontro non può.... non deve aver luogo — ne « sono certa.... cosi la fossi di poterti rendere la stima di tuo marito. »
Sebbene le ultime parole lasciassero trasparire un'ipocrita tene-rezza, la contessa., accogliendole come una conferma della promessa fattale il giorno prima, ne trasse-nuovo conforto a non disperare del-•l'avvenire.
Però, a misura che il giorno declinava, nuovi dubbii, nuovi lunari sorgevano a contristarla. E allora scioglievasi dalle braccia de' suoi piccini; e corsa nella sua alcova, gittavasi ginocchioni davanti a unasanta immagine della Madonna, dava in uno schianto di lacrime e
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pregava....
Poi rientrava nel salotto più calma e più rassegnata*
Si avrebbe detto, in vederla, che la preghiera avesse rinvigorito Ja sua facoltà di soffrire.
Ripigliava il suo posto^ traevasi affettuosamente sul grembo le bionde tèste de'suoi figli, e, l'occhio intento alle più indistinte ondulazioni della portiera, l'orecchio leso a-più impercettibili minori della contrada^ aspettava ancora.... sperava sempre, •t • » • •*» » • t t •• • •• • • •
Una carrozza ha svoltato rapidamente l'angolo di Borgo Spesso, •e imboccata la via della Spiga* si ò arrestata davanti al portone del palazzo Fabiani.
Clementina levasi con un sobbalzo, attraversa l'anticamera, poi un
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corridoio, e lanciatasi sui primo ripiano dello scalone, vede Giuseppe che si fa innanzi sollecito per accogliere il sopraggiunto.
— E Roberto ?,%grida inconscia di se la contessa.
— Sono io, risponde una voce secca e stridula dal basso dello
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scalone.
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Clementina ha riconosciuto sua zia, e sente una stretta dolorosa al cuore come all' annunzio di una disgrazia.
Va incontro a sua zia, la precede nel suo salotto, e allontanati i famigli:
— Dov'è Roberto?... le domanda stringendo le mani della vecchia marchesa tra le sue gelide e irrigidite, si è battuto?... l'hanno ucciso?,., siete yenuta per dirmelo.,.. Oh, in nome di Dio, parlate!...
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (549/568)
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