I misteri di Milano di Alessandro Sauli
CAPITOLO LVII.
ILTIM! RICORDI.
I.
« Vi scrivo, non per muover rimpianti su tempi che non ritorceranno mai più, ma costrettovi da un impulso prepotente del cuore, il quale, ne'momenti supremi dell'esistenza, ci riavvicina a queHi che ci amarono o che abbiamo amato,
« Non vi accuso, nè mi difendo. Colpevole al pardi voi.... più di voi, forse, vi scrivo senz'odio e, vorrei dir, senz'amore, se non mi sovvenisse in buon punto che siete la madre de' figli miei..,. Poveri angioli, a cui io non lascio altro che il nome — fate almeno che essi jion arrossiscano nel proferirlo.
il
»
« Ilo esaminato freddamente la mia posizione, e sempre più mi confermo che il partito estremo, a cui mi sono appigliato, è il migliore. Un altro, forse, nel caso mio, si sarebbe chiuso freddamente nel suo egoismo, e invocando un'obbrobriosa separazione legale, avrebbe prò* fenato il santuario (iella sua famiglia collo scandalo di un processo.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (554/568)
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