I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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« Potessi io strapparle dal volto la deforme maschera che vi composero V ipocrisia e Io stravizzo, e rendere al suo occhio spento, alle sue guancie scialbe e incadaverite le fresche tinte e il fascina irresistibile de'suoi vent'anni!...
« Voi mi comprendereste, Clémentina.
« Quando io la vidi per la prima volta era giovane, bella, seducente come soltanto a fantasia di-poeta è dato immaginare una donna.
« J/ amai..,, o credetti amarla; fu commozione febbrile di sensi, più che sentimento puro, scaturito dal proCondo del cuòre per co-munanza di pensieri e di affetti.
« E ne fui ricambiato d' amore..»., ma di quel!' amore crudelmente egoistico, che passa sul!' anima nostra come un soffio divoratore, e vi spegne le sante credenze — patria, parenti, amici — signoreggiando assoluto, geloso, implacabile sulla distruzione de'più nobili sentimenti.
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« Erano passati sei mesi.... sei mesi interi da che^er seguir lei, avevo abbandonato mia madre!
« Un giorno mia madre mi scrisse: > •
« — Sono ammalata.... forse non mi - rialzerò più...- Dovrò morire senza rivederti ?
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« La marchesa avea provveduto acciocché tutte le lettere, chei
mi erano indirizzate, venissero intercettate.
« Lo fu anche questa. E quando la Fabiani vi gittò gli occhi, pensò fra sè :
« — Una parola di sua madre può scavare un abisso tra me e lui.... Il suo cuore non deve battere che per me sola.
« E mia madre è morta.... morta senza rivedermi.
« Quando io lo seppi.... quand'ebbi in mano le prove dello snaturato egoismo di questa donna, credetti impazzirne di rabbia e di disperazione.
« L' ultima parola di addio che le rivolsi, la marchesa non l'ha per aiico dimenticata. Giammai un insulto fu scagliato su volto umano con più profondo disprezzo.
« Tre giorni dopo, la Fabiani abbandonava l'Italia.
« Al suo ritorno mi trovò felice, immemore de' di passati, fra le braccia di un' altra donna.
« Questa donna era. giovane, bella, amata — la marchesa non lo era più.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1857
pagine 511 |
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Pagina (556/568)
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