I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      « — Basta, signor eonte.... Oramai sono trascorsi ventiquattro anni.... eppure il sangue si agita e freme nelle mie vene come se l'insulto datasse da ieri.
      « Diffatto una viva fiamma si era diffusa sul viso della Fabiani, e le sue pupille scintillavano cupamente di un bagliore sinistro. « La marchesa continuò :
      « — Quando voi, accompagnato, o meglio trascinato dal cavalier Barili, usciste dal gabinetto, vi entrò Maddalena. La povera ragazza, trovandomi svenuta, si pose a strillare. Accorse sua madre e il fattore. Quando rinvenni, vidi le due donne, accosto al capezzale del mio letto, che singhiozzavano. Bernardo avea inforcato il miglior cavallo della fattoria, e via a rompicollo pel primo paese e pel primo medico che gli capitasse. — Yi confesso (e adesso ne rido come di una pazzia) che vi era tanta amarezza nel!' anima mia, e la mi pareva cosi incresciosa e sconfortata la vita, che, quando il medico venne, gli dissi incisamente che mi lasciasse morire. Il povero diavolo, che non aveva il cervello guasto da romanticherie, fe' una cotal smorfia di sorpresa, e, fatte le sue indagini, con piglio tra lo scherzoso ed il serio*, rispose :
      « — Un buon medico deve opporsi a'capricci de'suoi ammalati, specialmente quando questi capricci ponno avere delle conseguenze che l'ammalato o non può, o non vuol prevedere. Devo per ciò dire alla signora marchesa che ora-non si tratta solo della sua vita,
      ma bensì di quella di un essere, il quale, ove lo potesse, si opporrebbe
      »
      vivamente a questa condanna di morte, che lo colpisce ingiustamenteprima eh' egli sia in grado di darvi la sua sanzione, o di protestare.
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      « Benché velate e rispettose, queste parole mi appresero la
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      verità....
      « Dicendo ciò, la marchesa mi appuntò gli occhi al viso affine di cogliervi l'impressione, che dovea suscitarvi l'inaspettata rivelazione.
      « Ma, veduto ch'io atteggiava le labbra a un sorriso d'incredulità, ripigliò senza scomporsi:
      « — Sapevo bene che non mi avreste creduta; quindi, prevedendola vostra diffidenza d'oggi, ventiquattro anni sono — la notte del 4
      *
      giugno — dissi al medico che sl compiacesse di attestar collo scritto quanto, poco prima, mi aveva significato colle parole.. « — Quest* attestato lo conserverete l
      « La Fabiani frugò iu un cassettino, e levonne una carta, che mi pose sott'occhio, dicendo ;


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 1)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1857 pagine 511

   

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