I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      uno si annoi. L'incognita può essere un pezzo grosso... una gran dama...
      — V'ingannate, è una pedina...
      — Meglio! sa ella quante povere diavole, quante crestaine, quante sartorelle, che al primo capitolo litigavano il pranzo colla cena, in fine, allo stringer dei nodi si sono scoperte... Ha letto Ciregiuola? Ebbene, quella povera tosa, dopo aver dato un eterno addio all'osteria, in cui fu lasciata sola e senza appoggio dalla nutrice, morta repentinamente d'indigestione; dopo d'esser caduta nelle mani di Minosse...
      — Di Minosse o Plutone, poco importa. Io vi dico che i suoi natali sono modestissimi.
      — Si crede.'
      ?
      — Come, si crede?
      — Punto primo: essa è una ragazza povera ma onesta.
      — Povera si, ma onesta... vorrei sperarlo.
      — Potete esserne certo invece. Tant'è, che se fosse altrimenti, non avrebbe potuto sposare un signore di quella fatta...'
      — Qual signore?
      — Il signor... Leone, mi pare... il signor Leone Dalborne.
      — Ma, con vostra buona grazia, mi sapreste dire di chi parlate?
      — Oh perbacco! del marito di Ciregiuola.
      tMi sembra, o lettore, d'aver fatto rilevare in pochi tratti la caratteristica della mia portinaia. L'istinto naturale, rinvigorito dal continuo assimilarsi tutto quanto avvi di più esagerato e bislacco nella così detta amena letteratura francese, la porta involontariamente allo strano e al maraviglioso. Da questo chimo letterario, in istato di permanente fermentazione, esala una fitta nebbia romanzesca, la quale ottenebrando le facoltà intellettive della poveretta, ingrossa, esagera, diforma le proporzioni naturali dògli oggetti, mediante il processo stesso, per cui i molini a vento parvero giganti al battagliero eroe di Cervantes.
      La mattina del giorno che segue alla scena che ti ho descritto, un figuro secco, allampanato, d'aspetto equivoco e di guardatura sinistra, spingendo traverso all' uscio socchiuso l'adunco naso, arrubinato dal-l'aequarzente, chiede alla portinaia se l'inquilino del quinto piano è in casa. ; ;
      La signora Flavia d'un rapido colpo d'occhio, issofatto ti ha creato un carattere, e dato nome, qualità, condizione al nuovo suo personaggio.
      — Gli ò uscito sull'alba.
      — E rientra? . 1 / •
      — Non saprei. f 1 '
      L'incognito fa una smorfia di malcontento, e rinsacca entro una capace tasca laterale del suo soprabito un mandato d'arresto, che fin al-


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

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