I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      • — Ella è autore drammatico? f M^Hll
      Risposi con un inchino. ^
      — Bene: amo la morale in azione più che quella in azioni, la mi passi il bisticcio di cattivo'gusto. À ventun anno avevo anch'io le mie piccole velleità letterarie. > Chi non ò artista o letterato in Italia, o almeno almeno poeta estemporaneo o caricaturista? A ventun anno si scarabocchia il dramma e il romanzo come a quindici si bela l'ode o il sonetto. Gran fatalità ch'è la nostra; atti aAutto, buoni a nulla; spostati... spostati sempre... ma forse non eternamente spostati.
      * Poi crollando il capo:
      — Scrivere L. perchè scrivere? soggiunse col labbro inferiore composto a un sogghigno, significante noncuranza o disprezzo.-
      - — Scrivere per combattere, risposi io figgendo arditamente i miei occhi ne'suoi, che parevano indagare sul mio volto l'impressione prodottavi dalle sue parole. ,
      — Sì; se i libri migliorassero gli uomini!...
      — Possono però affrettarne i destini. >
      Il vecchio mi stese la mano, e strinse la mia con significante espansione. « — La mi perdoni la bestemmia sfuggitami « involontariamente dal labbro. Ella dunque scrive per il Teatro?.... la è una santa missione la sua, ora specialmente che la frivolezza e l'effimero bagliore d'un dialogo vuotd ed cffemminato, e i gonfii e pretenziosi nonnulla della mencia commediola alla Scribe hanno invaso la scena. Per noi Italiani, che non conosciamo le sublimi emozioni della Tribuna, il palco scenico è un luogo sacro in cui si discutono i nostri più vitali inte-ressi. Guai a chi Io profana co'bassi'lazzi del saltimbanco e alloppia la coscienza popolare co'sali pruriginosi dell'erotica fiaba.
      « E davvero che la noiosa genia de'pedanti mi fa sogghignare di eompassione allorché dal pianterreno d'una gazzetta privilegiata sbraita di "lesa estetica, come se la quistione di forma non venisse secondaria e subordinata a quella del concetto, o qualcosa dovesse sopravvivere di ciò che si pensa, si scrive e si stampa nell'accesso febbrile che ci tien luogo di musa, d'ispirazione. Noi siamo pellegrini affrettati, mossi da diverse parti, conversi ad un punto solo. Camminare per raggiunger la meta desiderata — un punto fìsso e luminoso nell'orizzonte, a cui si volgono desiosi gli sguardi d'un'intera generazione! — raggiunger la meta per gittare il sarrocchino e il bordone, e sciogliere il voto, parmi debba essere supremo fine dell' Arte, più che titillare la logora sensibilità di una Messalina moderna colle • afrodisiache eleganze d'una letteratura di eunuchi. <
      « Ci si rimprovera, e non so c'eon quale giustizia, che in questi


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

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