I misteri di Milano di Alessandro Sauli
-(21)-
« In nome di tuo padre, che morì perdonando/ — perdona ! c In nome di tua madre, che muore benedicendoti — perdona} « Pensa che Dio perdonerà forse a me come tu avrai perdonato. Questa lettera concitata, disordinata, febbrile, quale può concepirla una madre che ha molto amato, molto sofferto e molto perdonato, era firmata Clementina Fabiani, e scritta per intero di proprio pugno della contessa.
Amico lettore, ora clic tu sai il comc^il quando c l'autenticità dei diversi incidenti che ti esposi il meglio clic per me si poteva nel primo volume, saltiamo a pie pari quattro anni, e veniamo a cascare con precauzione, la mattina del 10 febbrajo 1858, davanti a una casa qualunque della via San Raffaele, a pochi passi dalla signora Flavia, h quondam mia onorevole portinaja.
Immagina una smilza casetta composta di quattro piani, compreso il solaio; una di quelle casupole col viso sudicio, a fori spessi ed irregolari, quadrati, ovali, bislunghi (alias finestre), in armonia colla stra-dicciuola buia, umida e tortuosa che le corre a piede.
Figurati una donna più che sinodale, grassa, grossa, col naso tempestato di carbonchi rossigni come quello di Bardolfo, e le guance paffute come quelle di Pulcinella; con una pezzuola di filaticcio bianco a quadrelli turchini, la" quale fasciata intorno ai capo a mo'di cuffia, colle due cocche pendenti sulle spalle, tale quale vidi grottescamente acconciale le tre stupende Parche di Michelangelo, faccia risaltare pel contrasto la tinta sanguigna di quella larga fetta di barbabietola, che dovrebbe essere un viso, e che ciò non ostante ha delle singolari pretensioni al languore e al sentimentalismo; immagina quell'ammasso di cenci sudici, i quali formano l' abbigliamento d* uno di quegli esseri che una precoce vecchiaia ha precipitato dal secondo piano della mantenuta nel lurido casotto a terreno della portinaia, e ti avrai la signora Flavia., viva, parlante, come io la vidi la mattina del 10 febbraio 1858,
Però, a schiarimento di quanto sto per esporre devo aggiungere che la portinaia, non lesse, divorò il-mio romanzo; che le piacque assaissimo, e che ne parla sempre a proposito... o>a sproposito colla frutta-iuola che le sta rimpetto, col pizzicagnolo che le sta di fianco, còlla bustaia che le sta disopra, e persino coll'arrotino che le sta di dietro, mediante una finestrella, specie di boccaporto a inferriata che mette in comunicazione le rispettive topaie de'due vicini.
Il che deve lusingar di molto la vanagloriuzza di me, autore, sapendo che vi sono a Milano'cinque persone nella stessa strada, se non nella stessa casa, che, al pari di tQ, o lettore, aspettano' da diciottoi
| |
I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
|
Pagina (23/525)
|
Dio Clementina Fabiani San Raffaele Flavia Bardolfo Pulcinella Parche Michelangelo Flavia Milano
|