I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      mesi il secondo volume del mio romanzo, coli' ansietà stessa con cui, a5 tempi che corrono, si aspetta un dispaccio telegrafico, il listino di Borsa, un bicchier d'acqua, un sigaro e la gazzetta.
      Quindi nulla di più naturale che al primo vedermi, dopo tanto tempo passato nell'ansia dell'aspettare, le rade setole grigie, che ombreggiano il labbro superiore della mia portinaia, tremassero di dolce sorpresa, e di più dolce soddisfazione.
      — Oh, che buon vento? quanto tempo e che non si lascia vederci Perdiana, almeno sapere s'era vivo o morto!... La si figuri che, non più lontano d'ieri, parlavo di lei colla Petronilla, la bustaia del primo piano. — Chegli sia capitato qualche malanno a quel povero giovinotto? — Eh, piccina mia, non mi sorprenderebbe niente che qualcuno di quei maledetti da Dio della compagnia del Lampione... Gesummaria! que' birboni quando la giurano addosso a un tale, può bene andare con l'olio santo in saccoccia e fare il suo testamento... E a dirla a quattr'occhi, che nessuno ci senta, la ne ha spiattellate di grosse sul conto loro. Come la fa a raccattarne tante, e di quel conio? Io mi ci perdo, veda, quando mi sovviene di quel povero Mangiamicche che sta lì li, sull'orlo del tetto, per far un capitombolo sulla strada a fascio con quella buona lana del segretario. E quella povera martoriata della contessa? e quel brutto serpente, quella baciapile della marchesa ? e Paolo e Vittorina, que'due angioletti? Che n'è dei conte?... e il Marinelli è morto?... La frutta-mola qui di faccia mi voleva sostenere che il Marinelli non era figlio del conte, perchè — senta mo che spropositi — se'lo fosse stato nonsi sarebbe battuto in duello con lui, e se si fosse battuto non lo
      * *
      avrebbe ucciso, perchè alla finfìne il sangue non è acqua, e quando il sangue parla... la mi capisce — l'avrebbe riconosciuto. Vorrei mo sapere cosa n'è del Patito, l'assassino di Rampicone; e se il Legnaiuolo ha messo su casa per benino e sposata la Maria... e poi tutto il resto, perchè già, a dirgliela schietta e netta come la sento,, mi pare che in diciotto mesi tutta questa gente non sarà rimasta a dormire. Ne avrà di beile a contare, m'immagino, perchè oramai... la pazienza di chi aspetta..* già, lei mi capisce!.... .
      E chiuse quella sfuriata di domande e risposte, in cui non potei far entrare neppure un monosillabo di negativa o d'approvazione, con lo stesso accento, col piglio stesso d'impaziente rispetto e di cortese rimprovero con cui il mio alto, grasso, e ben costrutto editore si accommiata qualche volta da me, ricordandomi clic le dispense della Raccolta dovrebbero pubblicarsi settimanalmente.
      Aggiungi che la mia grassa, grossa e vigorosa lettrice, parlando, gesticolando, incalzando, era giunta letteralmente a inchiodarmi in uni


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

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