I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      angolo buio c sudicio del suo portone, con non molta soddisfazione delle mie nari.
      Vedutomi quindi tolti i mezzi a una fuga, e posto nella durissima necessità di capitolare, cercai naturalmente una scappatoia, e risposi con una franchezza che avrebbe fatto onore ad un romanziere, provato al fuoco de'suoi settantaquattro volumi:
      — Cara signora Flavia, me ne rincresce infinitamente per lei, pel pizzicagnolo qui daccanto, per la fruttaiuola qui rimpetto, per la bustaia qui disopra, per l'arrotino qui di dietro, ma se la va di questo passo, il secondo volume del mio romanzo si farà aspettare. La si figuri che non so più in che mondo si trovino tutto quelle brave e degne persone che poc'anzi la mi ha nominato.
      — Come, cornei ella che saprebbe cavare un ragno dal buco e scoprire il pelo nell'ovo!... ma le parel... lasciarci morire colla curiosità in corpo!... Eh via! non è da pari suo, nè da cristiano. Ma che mi canzona! piantarci li come carote... adesso che veniva il più bello!... e lutto ciò dopo averci menato a spasso per diciotto mesi!
      — La s'inganna, non sono mica diciotto mesi soltanto — sono quindici anni.
      — Eh baie! facciamo il conto...
      — Non c'è conto che tenga: le ripeto che dal primo volume al secondo dovrebbe passare nulla meno che la bazzecola di quindici anni. Bisogna bene che la mia eroina sia almeno giunta all'età da marito, e lasciar mettere un po'di barba al mio nuovo protagonista.
      — Oh bella! oh come me la godo!... E chi è quest'eroina? e come si chiama questo nuovo prò... prò...
      — Protagonista.
      — Sicuro, questo nuovo protagonista?
      — Qui sta il punto: non posso dirglielo perchè ancora non li conosco.
      — Ma e gli altri?
      — Chi, gli altri?
      — Tutta quella brava gente, tutta quella schifosa canaglia del primo volume ? ,
      — Chi ne sa più nulla? li ho perduti di vista. D'altra parte i fatti non li posso mica inventare — li esposi alla meglio tali e. quali mi furono raccontati: non ci misi del mio che un pochino di frangia, l'analisi de'caratteri e le descrizioni — aggiustai la cornice al quadro, nulla più e nulla meno.
      — Baie, ripeto! La mi vorrebbe dare ad intendere che in quindici anni non si siano commesse altre birbonate? •
      — Ciò riguarda il commissario, cara signora Flavia, e il diavolo non
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

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Flavia Flavia Bisogna