I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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— È una domanda a cui farete a tempo debito la sua risposta. ÀI fatto!
— Il fatto è che l'uscio del signor... come ho detto?... Gionata?... Sì, che l'uscio del signor Gionata era socchiuso. La si figuri che tentazione: ed io poi che sono curiosa... curiosa come...
— Come una portinaia.
— Precisamente, ho fatto per buttar dentro un occhio, così, senza malizia, e ho visto che il mio inquilino — il biondino, come gli ha messo, nome la Petronilla — andava sfogliando un grosso scartafaccio, porsi fermava, si cacciava le mani ne'capelli, guardava il soffitto e sclamava: — È un' infamia! e poi certe altre parole... in una certa lingua/.. Dio ci salvi! erano bestemmie sicuramente. Peccato che siasi accorto troppo presto che io stavo sul pianerottolo ad osservarlo. Cosa crede? senza dire nò due nè quattro, ripose lo scartafaccio in un cassetto del tavolino, si alzò, venne a me, e, patatrac! mi spinse la porta in faccia, senza dirmi: — Con permesso... scusi, non chiudo per lei, ma ho timore coll'uscio aperto di buscarmi un'infreddatura. Che le pare?
— Mi pare benissimo: un uomo che si chiama Gionata... biondo — un inglese di certo — uno scartafaccio... un manoscritto senza dubbio...; e poi quell'infamia... quell' arruffamento di capegli... c'è dello strano, del misterioso, del dramma. Andiamo innanzi. Il proverbio dice: Dimmi con chi pratichi e ti dirò chi sei; e i proverbi, la lo sa, sono la sapienza del genere umano, ridotta a dosi infinitesimali, mediante una lenta distillazione nel gran lambicco de'secoli — stile di moda, signora Flavia. La mi dica dunque le persone che avvicinano il nostro incognito. Ci sarebbe qualche gonnella di mezzo?... Secondo un mio sistema, io studio l'uomo nella donna, e posso accertarle d'aver sempre ottenuto i risultati più soddisfacenti. Presto dunque — una donna velata?
— Che io mi sappia, donne non se ne son viste... a meno che... La deve sapere che il biondino non dorme in casa... Anzi mi ricordo cheil mese passato non si è lasciato vedere per intera una settimana. Ma
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adesso... oh adesso gli è un altro paio di maniche; da. che ha fatto conoscenza co'miei due inquilini del terzo piano, mai una volta che manchi dalle sette alle nove tutti i santi giorni.
— Siamo sulla via di cavar il ragno, cara la mi' donna. La mi diqa soltanto chi sono i suoi due inquilini del terzo piano: maschio e femmina? marito e moglie? fratello e sorella? zio e nipote? nipote e zia? due cugini? due amanti? due vecchi?... insomma?
— Oh quanto a giovani lo sono... come le foglie di primavera ele rose in aprile; che siano marito e moglie si erede... almeno si sono
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (27/525)
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