I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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spacciati per tali. Il maschio si chiama Luciano e la femmina Vittorina !
A quei due nomi diedi involontariamente un balzo di sorpresa.
La portinaia sbarra gli'occhi, si avvicina a me con premura, c mi dice:
— E adesso cosa ha?... si sente male?
— Non è nulla... continui pure. Questo Luciano è...
— È un pittore.
— Non può essere... la si sarà ingannata... Ha però osservato bene?... è veramente un pittore il signor Luciano?
— Come io sono portinaia, la creda. L'ho veduto con questi occhi il bel quadro che ora sta dipingendo. La si figuri una vecchia, tutta aggrinzata, brutta come il demonio, che salta in piedi da una poltrona e strabuzza gli occhi come una spiritata/ Di faccia, ritto come un palo, colle braccia in croce, e con certi occhi... Vergine santa che occhi da jettatore! un giovinetto, pallido e biondo come un Gesù Nazareno, che guarda la vecchia... la guarda in certo modo... come se volesse mangiarla viva...
— Lasciamo stare le descrizioni: non è il quadro che preme, ma bensì se l'incognito...
— To! ma se non mi lascia finire, interrompe con impazienza la portinaia, non si verrà a capo di nulla. Le ho detto del quadro perchè mi è sembrato che il giovinolo dipinto e il signor Gionata si assomigliassero come due gocce d'acqua. Non c'è che la differenza dell'abito; il signor Gionata veste un paio di calzoni di panno grigio, una casacca color caffè tutta soppannata di pelo, con un cappello a pan di zucchero, inclinato sull'orecchio destro con una cert'aria da me ne infischio che fa proprio piacere a vederlo, mentre l'altro...
— Chi l'ajtro?
—> Quello del quadro che minaccia la vecchia, è abbigliato tutto di nero come un gran signore, con un certo ninnolo luccicante sul petto, che non è una croce, ma che dovrebbe essere una decorazione.
— E la giovinetta... mi pare che l'abbiate chiamata Vittorina... si... ebbene, l'avete veduta?
— Una volta sola. Da un mese che abita qui, non ha messo il naso fuor dell'uscio altro che una domenica, a sera inoltrata, e in compagnia di suo marito e del signor Gionata che le dava il braccio. Posso però dirle che la piccina è un vero bottoncino di rosa... Aveva una vestina di lana nera e la mantiglia compagna, nè più nò meno come una madamina, ma bisognava vederla con che grazietta... A proposito, mi dimenticava di dirle che il signor Gionata non esce quasi mait
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (28/525)
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Luciano Vittorina Luciano Luciano Gesù Nazareno Gionata Gionata Vittorina Gionata Gionata Vergine Posso
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