I misteri di Milano di Alessandro Sauli

Pagina (34/525)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      -(30)-
      vano il bavero del tabarro, da un impercettibile tremolio delle labbra come dal frequente aggrottare de'sopraccigli, dalla tinta olivastra della carnagione come da una certa cascaggine voluttuosa che caratterizzava il suo portamento, tu ravvisavi a primo tratto una di quelle ardenti ed espansive nature meridionali, che amanti del nuovo, e smaniose di un'indipendenza ch'esse conoscono soltanto per astrazione,sono costrette a portare nella tranquilla sfera delle arti la febbrile impazienza che le divora.
      L'individuo femmina era l'antitesi personificata del suo compagno.
      Immagina un visetto bianco e roseo, irradiato da due grandi occhi cilestri, e incorniciato da un cappellino di raso nero, da cui sfuggono ricche anella di capelli biondi a ridessi dorati; aggiungi una vestina di merinos nero accollata, su cui risalta la bianchezza abbagliante d'una camiciuola trapunta; avvolgi questa elegante e svelta personcina di donna in un pesante sciallo di lana, che fatto scivolare con grazia lungo le spalle, ne lascia indovinare la squisita regolarità de' contorni, ed avrai uno schizzo incompleto della nostra giovane viaggiatrice.
      — Siamo giunti?
      — Si: scendi.
      La signorina si alzò, si affacciò allo sportello, tenne a se raccolta la veste con una mano, e stesa l'altra al compagno, saltò dalla predella sul lastricato coli'agilità d'una cingallegra.
      Quando i due sconosciuti entrarono nello stanzino della signora Flavia, la portinaia ammanniva la pappa a' suoi quattro micci, che le saltellavano attorno col significantissimo miagolio di quattro gatti che sentono per la prima volta,-dopo ventiquattr'ore di rigoroso digiuno, le calde e oleose emanazioni della minestra.
      — Vorreste avere la compiacenza d'accompagnarci al piccolo appartamento del terzo piano clic guarda il cortile? chiese con garbo lo sconosciuto.
      La portinaia squadrò da capo a piedi i due sopraggiunti.
      — È affittato da due giorni, rispose un po' seccamente.
      — Ma i pigionali, spero, non saranno ancora venuti.
      — Se non sono venuti, verranno. Oh come sei ingordo, Bobif ag-giunse dando un buffetto sul baffo sinistro del secondogenito de' suoi gatti.
      Il1 giovinotlo aggrottò i sopriccigli, e fece un movimento d'impazienza: la sua compagna gli strinse il braccio, e ammiccò sorridendo alla più che.materna sollecitudine della portinaia.
      Ciò commossa la Flavia, che ripigliò in tuono melato: - — Le piacciono i gatti, signorina?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

Pagina (34/525)






Flavia Bobif Flavia