I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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Sono così poco avvezzi gli artisti italiani ad essere, non che incoraggiati, lodati lIn questo primo abboccamento, Gionata parla d'arte come noi conosciamo che sa parlarne.
Egli ha studiato a fondo le passionate discussioni che agitarono l'epoca nostra, ha assistito con occhio imparziale ma intelligente alla lotta che si era impegnata tra il vecchio e il nuovo, tra l'arte fossile, che, fattasi forte della lettera morta d'un precetto vecchio ed inapplicabile, traccia i confini del mondo noto, e sostituisce alle colonne d'Ercole la Venere Medicea e l'Apollo del Belvedere — Abila e Galpe dell'ingegno umano; e l'arte nuova, ardita, fiduciosa, la quale, rinnegando il precetto che inceppa la fantasia, si spinge anelante oltre i confini segnati, in cerca di nuove terre e di sconosciuti orizzonti.
Ed era la stessa lotta, la stessa causa, lo stesso principio, che pose la toga romana d'un senatore contro l'abito screziato d' un giullare di corte — Giunio Bruto contro Triboulet — Ponsard contro Victor Hugo — classici e romantici; la fredda circospezione della vecchiaia, e la foga ardente della giovinezza — Tenerani che chiude il periodo classico col Vulcano, e Bartolini che coli'Esopo apre splendidamente il nuovo, e leva il primo grido d'insurrezione contro alla tirannia della forma, impostaci da coloro che dettero incontestabile autorità di precetto al così faceva mio padre de' nostri nonni.
Nulla di più naturale, lo ripetiamo, che un uomo colto qual era Pleyston, amante di tutto ciò che rivela gioventù, fede, proposito fermo e coraggio, trovasse incontanente la via di giungere diritto diritto al cuore d'un artista... d' un vero artista qual era Luciano. Eglino si compresero, e se non si amaron di primo tratto, si posero sulla via di farlo con la slima reciproca, che è la base delle vere, grandi e feconde amicizie.
II dipinto rappresentante l'Angelo del Giudizio, fu commesso da Gionata, senza accennarne la destinazione.
Luciano si guardò bene dal chiedergliela, ma invece applicò le facoltà vigorose della sua mente al soggetto; io studiò, lo ampliò, lo discusse, e in capo a tre giorni ne schizzò il bozzetto, e mostratolo ai suo giovane committente:
— Ecco il vostro Angelo del Giudizio, gli disse. Avete osservazioni da fare? — parlatemi schiettamente.
— Una sola, rispose Pleyston, dopo aver esaminato esattamente il bozzetto: la vecchia non è tanto orribile, quant'io la vorrei. Avreste per avventura un album... qualche libro di schizzi...
— Aspettate.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (65/525)
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