I misteri di Milano di Alessandro Sauli

Pagina (68/525)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      -(62)-
      — Meglio.
      — Che quella vecchia è la marchesa Ortensia Fabiani.
      — Un angelo forse?
      Luciano guardò con significazione Vittorina, e sorrise.
      — Un demonio.
      — Ottimamente: essa farà un contrapposto stupendo coll'angelo dei giudizio... Temete forse che la riconoscano?... ma niente affatto. Anzitutto togliete alle sue fattezze P egoistico e glaciale misticismo che vi è improntato; quell'occhio affossato e vitreo, fatelo schizzar dall'orbita immobile, spaventato; contraete quelle labbra che si atteggiano al sogghigno, e mettetevi un grido stridulo di terrore; decomponete quei lineamenti, e fate guizzare i muscoli di quella faccia, come se il pallido fantasma d'un uomo che essa ha molto amato e molto odiato sorgesse dalla sua tomba per sbatterle in viso il suo lenzuolo mortuario, e rammentarle una colpa della sua. giovinezza, che essa credeva ignorata, o dimenticata... fate tutto questo, insomma, e vedrete che la marchesa Ortensia Fabiani non sarà da nessuno riconosciuta.
      Luciano acconsentì, e si accinse con tanta lena al lavoro, che in capo a un mese di applicazione indefessa, il dipinto inoltrava alacremente a tal termine da potervisi pronunziare con sicurezza un giudizio.
      E il giudizio di Gionata Pleyston potè riassumersi in una sola parola, ripetuta per tre volte consecutive con queir-espressione di gioia feroce, ch'era istantanea sì, ma terribile, come il guizzo d'un lampo che rischiara le profondità d'un abisso.
      — Orribile! orribile! orribile!
      Questa esclamazione fu interrotta dal rumore di passi affrettati e pesanti sul pianerottolo.
      'Poi si' fe'silenzio, interrotto soltanto da un respirare affannoso, come di persona che abbia fatto in fretta le scale, e sosti un momento per riprender lena ed entrare.
      Yittorina trasalì.
      Gionata si volse dalla parte donde veniva il rumore.
      Luciano lasciò ricadere il velo sul quadro, e levato il lume che teneva in mano all'altezza del capo, disse con voce ferma e imponente:
      - — Avanti I '
      L'uscio si aperse, e si vide ritto sul limitare, pallido, macilente, cencioso... Indovinate.
      — Il forzato?
      — Sì, Francesco il Legnaiuolo!.- Francesco il forzato!
      a


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

Pagina (68/525)






Ortensia Fabiani Vittorina Ortensia Fabiani Gionata Pleyston Francesco Legnaiuolo Francesco