I misteri di Milano di Alessandro Sauli
-(66)-
vorrebbero farne un furfante finito,;, e questo per amore del prossimo, non per altro.
— E poi? ripetè Pleyston con insistenza. :
— E poi... tutti quelli che, al primo vedermi, sentono compassione de' casi miei.... mentre, in fé' di Diol con questi panni... e con questafaccia, io non ho ispirato finora altro che ribrezzo, rispose Francesco,
» kvalendosi d'una circonlocuzione, per non dire apertamente : — E poi voi...
< .
— Siete forse solo a soffrire? ripigliò Gionata con vivacità; non avete famiglia?... La pietà, che credete di non meritare, non potrebbero ispirarcela le persone che vi sono care? Noi abbiamo udito le parole che avete proferito, attraversando il cortile:;a due persone... a due donne, che vi chiedevano pane, voi avete risposto con una bestemmia. Poi, come cacciato dalla disperazione, soffocando nel cuore un proposito generoso che vi si dibatte da una settimana, avete fatto le scale, vi siete fermato sul pianerottolo... per origliare, e siete entrato qui con un contegno tutt'altro che da supplicante. Yolete che vi si parli francamente? a prima giunta... al primo vedervi, come dite voi, vi si sarebbe preso per un ladro...
. Il forzato trasalì. * ,< - -
— E a un ladro, continuò Pleyston con crescente fuoco, gli s'impone d'uscire e gli si spranga la porta in faccia... quando non lo si ferma, gli si chiede il nome, e lo si denunzia. Ma ad un uomo quale siete voi... ad un uomo che si sforza di parere quello che realmente non è, e non vi riesce..? *
Gionata si arrestò figgendo gli occhi in quelli del Legnaiuolo. Il quale abbassò i suoi, e compì la frase troncata del suo interlocutore .
— A quest'uomo gli si fa subire un interrogatorio.
— No, perchè lo si conosce.
— Si compiange.
— No, perchè il suo orgoglio si rivolta contro la compassione.
— Gli si danno venti soldi come a un accattone, perchè la fame soddisfatta dell'oggi gli faccia parer più insoffribile quella che non potrà soddisfare il domani.
— Nemmeno... *
—¦ Ma, in nome di Dio, che gli si fa dunque? interruppe con accento, tra disperato e impaziente, Francesco.
— Gli si tende la mano, e gli si dice: — Coraggio! Accompagnando le parole col gesto, Pleyston tese la mano al forzato. Ma costui, invece di contraccambiare la dimostrazione cordiale, diè
un passo addietro, e mormorò cupamente:
| |
I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
|
Pagina (72/525)
|
Pleyston Diol Francesco Gionata Pleyston Legnaiuolo Dio Francesco Pleyston
|