I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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> —iSe lo vorreiI... se lo vorrei! sciamò Francesco, aspirando quasi le parole di Pleyston, col trasporto indicibile con cui si accoglie una speranza che credevamo perduta. ' » » —
E levati gli occhi al cielo, parve invocarlo a testimonio della since-- rità de' suoi desiderii. . t • > . i.» • ' » -...
.v — Ascolta,- ripigliò Gionata:. poco fa tu - hai sfidato sogghignando la mia potenza tu hai chiesto da me che Francesco il poeta e Francesco il forzato significassero ia stessa cosa..Or bene, iò ti offro i mezzi di farlo, avrai tu il coraggio di adoperarli? ¦ _
* •
i Se ho coraggio, mio Dio ! .. j mi si domanda se ho coraggio !... come se tra la vita e la morte si potesse esitarci...'
Gionata trasse il portamonete, e levatone uno scudo da venti franchi, lo fé7 scintillare davanti agli occhi dell'operaio.
— È un acconto sul tuo lavoro della settimana. Il tuo nome?
— Francesco Boldi. . . ,
- Pleyston notò quel nome nel suo taccuino; indi scrisse sur un'altra pagina, la strappò; e postala co' venti franchi nelle mani del Legnaiuolo: < , > > > i • » • * , i
< — È iLmio indirizzo., gli disse. Domani verrai a trovarmi. Ora mi rifiuterai ancora la tua, mano, brontolone ostinato? ;
II forzato non potè rispondere: egli strinse con forza la mano che gli porgeva Gionata; indi con voce soffocata dalla commozione:
— A domani, esclamò.
E fatto un segno rapido, ma affettuoso, di saluto a Luciano e Vit-torina, che assistevano a quella scena come trasognati, infilò prestamente l'uscio, e scomparve. . 1 ' *
— Ih! ih! che furia! chiocciò con spiccata pronuncia inglese un vecchietto entrando, mentre riassestava gli occhiali, scavalcatigli dal naso da un urto involontario del Legnaiuolo.
— Povero Wil! disse Gionata sorridendo. Buon per te che hai la testa difesa dal tuo morione!... •
* E con ciò alludeva forse al' berretto a soffietto e al bavero sormon-tante d'un soprabito color pulce, che davano un non so che di bizzarro alla personcina contorta e secca del. sopraggiunto.
Suonarono le nove.
• Pleyston prese il feltro e il bambù, e fe' per accomiatarsi dai suoi
? «
vicini.
— Vi auguro la buona notte con lo stesso saluto di Francesco Boldi.
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A domani, rispose Luciano.
E i versi,- signor Gionata? osservò Vittorina.
Non me ne avete promesso' una copia di vostra mano?
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (78/525)
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Francesco Pleyston Gionata Francesco Francesco Dio Boldi Legnaiuolo Lmio Gionata Luciano Vit-torina Legnaiuolo Wil Gionata Pleyston Francesco Boldi Luciano Gionata Vittorina Dio
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