I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      un addio — del suo, idioma natale, pare per un istante d'essere ritor» nato fra' suoi, e ode la patetica melodia del ranz-des-vaches, e lo scroscio sordo e lontano delle valanghe del Jungfrau.
      Forse... e chi lo sa? Ha tante inconcepibili anomalie, e gli è cosi buio, profondo ed imperscrutabile questo guazzabuglio del cuore umano f...
      Ma intanto che noi ci perdiamo a spiegare, a supporre, a congetturare, i cinque compagnoni del Coniglio Bianco, non hanno smesso di ridere e di dar la berta a Francesco.
      — Avete sentito ? ha rappiccato Gancio, addirizzandosi a' suoi ; bastavolerlo. Eccovi un tocca-sana, uno specifico portentoso contro la bolletta.
      »
      Basta volerlo perchè tempesti giù fitta fitta una gragnuola di napoleoni d'oro lampanti nelle vostre saccoccie. Bada a me, Faina; tu che invidii la fortuna del tuo ex-camerata la Bertuccia, vuoi carrozza? vuoi cocchiere in parrucca bianca? vuoi anelli nelle dita e ciondoli all'orologio? — basta volerlo! E tu, Golasecca, vecchio lasagnone, vuoi tu cioncarne sei pinte al giorno, e di quello che grilla, e mandare ai trenta diavoli la tua cazzuola da muratore? basta credere! E tu Guercio, tu che vai sempre sacramentando contro quel dannato punzone che ti spense la lanterna sinistra, vuoi tu incastonare un occhio di cristallo dove ora tieni quella sudicia pezzuola di seta nera, e rifarti bello come un amorino? — basta perseverare! gli è un cerotto che fa miracoli — volerlo, credere, perseveraret — Avanti, signori!
      * , * -
      Compratelo, compratelo,
      ^er poco io ve lo do.... ,
      *
      Peccato che tu, Legnaiuolo... tu che sei cosi bravo a spacciarne le virtù sovrumane e i portenti infiniti, non te ne sappia giovare per conto tuo, che alla fìnfine i quattrini li vedi in sogno anche tu come tutti gli altri, e hai la casacca a toppe e il cappello frusto; e quando ti trovi al verde, vendemmii su quel degli altri, e trinchi coi danari del furto, e ti fa buon prò, perchè sei un uomo onesto a parole come noi... come tutto il mondo.
      VLe ultime parole dell' invettiva a bruciapelo di Gancio sono soffoc-cate da un tempestare di bravo e di battimani,
      Francesco; invece di ribattere da pari suo la provocazione, si limita a lanciare uno sguardo tra sprezzante e compassionevole all'inviperito suo antagonista.
      Il volto di Gancio si contrae ed illividisce.
      E' pare che l'acredine stizzosa del temperamento gli trasudi da tutti i pori.


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

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