I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      Quando la vecchia Fabiani si fu alquanto riavuta, addirizzossi di nuovo al barone Franchi, riappiccando il dialogo, jinterrotto brusca-mente da uno scoppio di tosse, momenti prima:
      — Salvo errore, dicevate poc'anzi che la condotta di quello sventato di vostro figlio vi affligge?
      — Assai, signora marchesa, rispose sospirando il barone. Edgardo, nei fondo, non è cattivo; un po'vivace, un pochino caparbio, ma l'indole è buona, il carattere fermo ed aperto; e se l'esempio degli scapestrati.... se la soverchia condiscendenza — condiscendenza spinta sino all'approvazione delle sue storditaggini____sino all'oblio di tutti i rispetti umani.... Là signora marchesa mi perdonerà se mi lagno — e Dio solo sa quanto giustamente — di quella benedetta donna, ora mia moglie, e che di certo non avrei sposata.... ma.... ma....
      La Fabiani lo interruppe ghignando:
      — Ma vi stava troppo'a cuore l'amministrazione delle mie sostanze-
      Se Gabriele avesse potuto arrossire, v'accerto che avrebbe cercato difarsi forza, e di dissimulare il suo turbamento.
      Fortunatamente 1'ex-amministratore aveva smesso da lungo tempo quest'abitudine di collegio, ridicola qualche volta, incomoda sempre, e, secondo i casi, imprudente e pericolosa.
      — Ora il fatto è fatto, continuò il barone, senza badar più che tanto alla maligna osservazione della Fabiani; e poiché piacque a Dio.... e ^alla signora marchesa di pormi sulle spalle questa croce di moglie, mi vi rassegno; però.... ?
      Ma in questa, avendo levati macchinalmente gli occhi ad un palchetto di seconda fila:
      — Eccolo 1 sclamò con voce corrucciata. >
      — Chi ? domandò la marchesa. '
      — Il padre.... lo zio.»., il manutengolo forse di quell'avventuriera.
      L'uomo, a cui accennava il barone, gli era un vecchiotto ne' cinquantanni, tozzo, tarchiato, rubicondo, abbigliato con sfarzo di cattivo gusto, il quale ritto in mezzo a cinque o sei giovinotti, che io ascoltavano sorridendo, parlava alto, si contorceva, sbuffava, gesticolava come per richiamar l'attenzione degli spettatori sottostanti, la quale, in quel momento, era volta esclusivamente al palco di faccia, dove sedeva splendente di gioventù e di bellezza l'incantevole forestiera, davanti a cui s'inchinavano riverenti i più cospicui rappresentanti della fashion milanese. ' • N
      — Ma si può sapere di chi parlate? disse la Fabiani, che non capiva nulla di quella subita diversione, mentre aguzzava inutilmente leI


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

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