I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      — Spero, soggiunse, che Edgardo avrà detto alla signora marchesa che il mio desiderio d'esserle presentato non era meno vivo del suo...
      — Sì, e gliene sono sinceramente obbligata, signore, rispose la Fabiani, la quale rimessasi dalla prima sorpresa... o spavento, aveva assunto quel piglio cerimonioso e stentato, che, quando ci troviamo faccia a faccia con persone sospette ne dà il tempo di studiar le domande d'approntar le risposte, o, come diciamo più volgarmente, di non commettere qualche corbelleria.
      — Però, rispose Castelsantoho Ja franchezza di confessarle che a questo mio desiderio associavasi un sentimento non meno vivo e insistente... ^
      — Quale?
      — La curiosità. ,
      — Curiosità di che?... di conoscermi?
      — No, signora; bensì d'entrare ne'particolari d'una storia, cui non credetti finora e crederò in appresso, qualora ella si degni d'apporvi il suggello d'una sua affermativa.
      — Per far ciò, marchese, bisognerebbe che io conoscessi la storia a cui voi accennate.
      — Edgardo mi disse che sì...
      — Ma certo, affermò il Franchi, entrando terzo in quel dialogo, di cui nessuno, eccetto Castelsanto, conosceva ancora tutta l'importanza.
      Si -tratta niente meno che di dichiarare l'autenticità d'un manoscritto,
      # > t. » fche io ho mille^buone ragioni d'attribuire al defunto conte'Fabiani.
      Ci volle tutta la padronanza che aveva sopra di sè la marchesa perchè quel nome, aggiunto allo sgomento primo, non le strappasse dal labbro un grido di terrore, troppo ridicolo... o abbastanza compromettente'nella situazione sua rispetto al giovine Castelsanto.
      — Potreste addurmene una sola di queste mille buone ragioni? chiese la Fabiani corf un sorriso ironico, di cui si vedeva tutta la falsità e lo sforzo:
      — Anzi tutto, rispose Edgardo, i fatti che vi sono esposti... e uno, ira gli altri, conosciutissimo.
      — Ed è?
      — Il duello del conte Fabiani col barone Ettore Marinelli.
      La marchesa trasalì; ma veduto che il volto dello straniero non esprimeva altro sentimento che quello d'una curiosità viva sì, ma innocente:' - *
      — Ancora non mi si è detto, rispose, ciò che contiene questo manoscritto. w- • ' 1
      — Avrebbe tutte le apparenze d'essere un libro di memorie.


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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

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