I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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— Memorie!... di chi?
— Del conte Fabiani.
— Allora non è più una storia, ma un romanzo quello di cui parlate.
Castelsanto fé'un movimente di sorpresa.
— Quel povero conte, continuò la marchesa con voce Che voleva parere accorata, fu - colpito da alienazione mentale dopo il duello... anzi, in conseguenza del duello col Marinelli... E poi, da che si argomenta ch'egli accenni più a questo che a un altro scontro?
— Dalle iniziali dei nomi, signora, rispose Edgardo.
— Di modo che, obbiettò colla sua imperturbabile ironia fa marchesa, se io domani leggessi nella Gazzetta dei, Tribunali: — Il giovine signor E.... F.... fu colto in attentato flagrante di furto — dovrei farvi il torto, barone, di credere che quelle due iniziali fossero senz'altro quelle del vostro nome? ~
Edgardo Franchi impallidì. '
— Devono essere qualcosa di strano le memorie d'un pazzo, ripigliò la Fabiani, voltasi a Castelsanto. -
— Assai. Vi hanno tali atti di atroce, meditata e perseverante per-
ifidia che un uomo a mente sana, non potrebbe ne descriverli, nè concepirli. »
— Ma, prima di tutto, dove trovò ella questo manoscritto? » —
— Entro un forzieretto di ebano a doppio fondo, di cui Wil, il mio segretario, fé' scattare la molla, sbadatamente, neiresaminarlo.
— E il signor marchese ebbe la pazienza di leggerlo?
— Tutto, e parecchie volte. *
— Non so comprendere quale interesse...
— Premetto, disse Castelsanto, che, come tutti i meridionali, sono superstizioso. Credo alle apparizioni. • 1 *
— Ella scherza, .signore. < i
— No, marchesa... no; da buon* siciliano, io credo alle apparizioni. Ma ciò che le parrà più singolare 'gli è che anche il mio segretario ci crede, e-Wil è degno d'appartenere, per freddezza di raziocinio * a quella vecchia razza Sassone, la cui imaginazione non va più in là dall' inventare un cataclisma mondiale, e far mentire il telegrafo a benefìzio esclusivo d'una speculazione arrenata.
— Ma qual relazione può avere questa credenza alle apparizioni col manoscritto, di cui la mi parla?
— Fu appunto un'apparizione, signora, che pose il mio segretario sulle tracce del manoscritto.
— Devo rammentare al signor marchese, disse' la Fabiani ridendo, che siamo nell'anno di grazia Ì808? • r
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (145/525)
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