I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      — Il fantasma? mormorò la Fabiani livida di terrore.. < i ..rft »
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      —.Non ho forse-detto alla signora,marchesa.d'aver udito sulla mezzanotte il.rumore, chè fa una penna passatala più riprese; sulla carta"?
      '— Ebbene? • ,k), 1 r. •• ',i )>. i .1 , <• ' iii .bJ . ì' • ' i »
      — Ebbene, la penna stride sempre,'alla stesslora, come,,la, prima sera. È il fantasma che vuol scrivere... ed egli.scriverà quando qual-cuno. della sua famiglia sarà minacciato da..una gran disgrazia,, -
      \t Ma parliamo d'altro, soggiunse il .conte passando rapidamente, dalia serietà all'ironia; fortunatamente.ella non* crede alle apparizioni' e qualunque schiarimento in proposito finirebbe per;,'annoiarla. Torniamo, invece, alle memorie del conte____sono un romanzetto, assaicommovente.' ; hi/ jr> ou. / . 1 i
      <> Ho esposto succintamente il contenuto della seconda parte: fac-, ciamo un salto^alla quinta e ultima, se non vi dispiacerla è appunto? quella che lessi, Alfieri direbbe, con più .lagrime, con più furore. Essar s'intitola: — Non sono pàzzot— Ah! ahi un pazzo che crede di non) esser pazzo.... è la cosa più comune di questo mondo.r'u . < n - » Però ibconte lo prova, ed ecco in qual modo, n       » Tre mesi prima che imprendesse a scrivere le sue memorie, il conte era pazzo — lo confessa egli stesso indirettamente allorché,       contando il suo ultimo duello, incomincia: — « Saranno ora circa trew — Jk
      mesi.... » ed erano trascorsi poco meno di otto anni; tant'è vero che; la vita fìsica del demente, durante l'alienazione, si compendia in un giorno solo, al pari della vita intellettuale che si svolge nell'angusto! cerchio d'un'idea fìssa, immutabile... « Jeri » dice il pazzo, ricuperando la sua ragione; e tra l'ieri e l'oggi sono passati tanti anni quanti' bastano per logorare la fibra più giovane e più robusta.
      » Saranno ora circa tre mesi, scriveva il Fabiani, io ero invasato » dal demonio del giuoco.' Fu alla bisca della corsia idi s. Giorgio che » io conobbi M... R... e molti altri, in compagnia de'quali 'dilapidai-» tristamente le mie fortune. La mia rovina $ incominciata nel salotto » della baronessa C... alla quale io fui presentato da V... —i » il mio Giuda — doveva compiersi sui tavolini verdi, della Casa » Rossa. ' i f ' , ' ' > ir • i x >
      (Allo scopo di evitar garbugli in una storia abbastanza per sè ingar-> bugliata, avvertiamo una volta per tutte il nostro lettore che le lettere M... R... e V... del manoscritto del conte erano le iniziali dei nomi del Marinelli, di Reginaldo e del Velasqiiez, Quanto.alla baronessa C..p speriamo che nessuno avrà dimenticato quella vedova anonima chei il banchiere Rainoldi amò... come xare volte amano i milionari — rovinandosi).
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

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