I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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Eppoi... eppoi...., aggiunse il buon uomo, i danari truffati al giuoco non hanno portato mai1fortuna a nessuno. < * -m* » . *
« — Ah! è una restituzione che volete fare? disse fattosi più cortese-il segretario. - »• Sf? e cu , m » .. « — Sicuro, e chiedergli scusale spiegargli1 il perchè e il percome di tutte quelle mariuolerie;... Oramai,, grazie:alla, mia Camilla, ho potuto capire che biscacciere e onest'uomo non sono la stessa cosa. — Sicché posso sì .0 no parlare col signor conte?, . \ « — Venite con me: proveremo. .'u ^ Il segretario'sospinse* pianamente un uscio, e passò nel gabinetto contiguo'seguito dal vecchio biscacciere. della. Casa Rossa.....
« Il conte era solo: la contessa era uscita e ;non sarebbe rientrala
* «
che dòpo il mezzogiorno. Le undici eran suonate da poco. Il segreta-
yrio avrà forse pensato che le bricconate sono bricconate, ma che i pazzi.... sono pazzi — e tanto meglio.per chi non lo è.
« L'idea non era luminosa, ma aveva 'ilipregio particolare di calzar come un guanto alla situazione.
« Il biscacciere, fatti .prima i suoi1 convenevoli e le sue scuse colconte, diè principio alla storia dolorosa delle* sue colpe e vde' suoi ri-
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morsi. .
« Il conte Roberto passeggiava innanzi e indietro pel gabinetto, e ascoltava distratto.... o non ascoltava, .jv.r i *
« Ma vi fu una parola che fece vibrare l'anima sua, e, scossa dall'oscillazione, la memoria si schiuse : il povero pazzo incominciò a ricordare. : . - - u *
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (164/525)
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Camilla Rossa Roberto Casa
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