I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      CAPITOLO XIV.
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      mLe memorie d' un pazzo
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      (Continuazione.)
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      » Il biscacciere aveva proferito un nome, o rammentato una data? continuò il siciliano. • t
      » Forse 1'uno e l'altra, poiché il conte trasali, s'arrestò, lo fissò,4 e, se non lo riconobbe, prestò più attenzione a ciò che gli veniva esponendo. . r , » . f
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      » Ecco, presso a poco, le parole con' le quali il Fabiani si fa a descrivere questo stato di dormiveglia della sua ragione:
      » A misura che quell'uomo avanzava nell'esposizione de5fatti, che » avevo da lungo tempo obbliati, io sentivo qualcosa che s'agitava en-» tro me... Gli era come un ridestarsi improvviso di'ricordanze dolo-» rose; come se una mano si fosse posata sul mio cuore — stromento » muto — e scuotendone, le fibre inerti, avesse fatto vibrare la prima » nota di quella melodia intima che richiama il passato, e ne fa quasi » rivivere in un'epoca lontana, con uomini e cose, idee, sentimenti ed » affetti che avevamo dimenticato. i , t
      » Il biscacciere aveva, nominato la Casa Rossa: quest'improvviso » richiamo a un altro periodo della mia vita, mi trapassò balenando » nella mente e rischiarò le tenebre dei mio intelletto* . t - -iMi scossi e ascoltai.
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I misteri di Milano Storia contemporanea (Volume 2) di Alessandro Sauli Libreria Francesco Sanvito 1859 pagine 492

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Continuazione Fabiani Casa Rossa