I misteri di Milano di Alessandro Sauli
—( 160
»— E adesso? domandò. ..>"•, » —: Che cosa?
» !— Posso uscire?: , . ,
» — Liberamente, rispose G.... ritraendosi dal vano dell'uscio per lasciargli il passo. • - f > ,
> Ma quando il biscacciere, tutt'ora sbalordito dal pericolo a cui sfuggiva, gli passò dappresso: » .
» — Volete accettare un consiglio da vero amico? gli .disse. » — Oh parlate!... anzi.... ve ne prego! 1 ^
» — Non vi lasciate scappar detto il minimo che con nessuno di questa restituzione.... Badate a me.... se amate di vivere, gli ultimivostri "giorni tranquilli____nemmeno con vostra figlia. Ricordatevi
che qualora questa tarda riparazione venisse fatta palese, provocherebbe sul vostro passato certe indagini legali, che credo pericolose. A ogni buon conto/uomo avvisato,,mezzo salvato. . » — Grazie... grazie di.cuore! ¦ , i # i .
» Il biscacciere strinse, le mani a G....>con riconoscenza, e usci dal gabinetto nella massima agitazione, a * ? t
» Dopo che il segretario si fu assicurato di esser, solo, e che nessuno l'avrebbe udito, si avvicinò a me —a me. che stavo sempre col capo arrovesciato sulla spalliera della poltrona, senza voce, senza movimento, — mi affissò, mi-scosse; poi,, presomi il polso: » — È .strano! sclamò tra ^è con sorpresa: la circolazione del sangue non è'interrotta... le pulsazioni sono regolari... Lo si direbbe colpito da una paralisi generale.... Àncora una prova. » E/accompagnando'le parole con forti scosse alle braccia:
— Mi ode ella, signor conte? mi gridò all'orecchio. » Poi tornò ad affissarmi. 4 -u r
» Il mio volto dovette serbare la sua impassibilità marmorea, poiché il segretario si alzò dicendo:
» — Meglio cosi. Sono nato in buona luna davvero!____ Ci volevaappunto, una paralisi come questa... essa non .poteva capitare più a proposito pe'miei disegni. « r «h U ir v E preso il portafogli, lasciato sul tavolino dal biscacciere, ne trasse i biglietti, li contò — erano venti — 'li ripose, poi uscì prestamente, fatto prima capolino nell'altra camera, come se temesse di venir sorpreso. t ' r > > \ <
» Poco stante udii un rumor*di passi; un gridare, un accorrere.... » — * Roberto! sclamò Clementina balzando spaventata nel gabinetto in compagnia di G..:. che l'aveva preceduta di pochi passi. » Volli alzarmi.... volli rispondere —/non potei.
| |
I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
|
Pagina (170/525)
|
Roberto Clementina
|