I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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— Non vi domando chi siete, ripigliò con voce soffocata; mio padre vi deve conoscere... mio padre .me lo dirà. Vedete come sono calmo?... ciò vi provi che, quando lo voglio, so e posso padroneggiare i miei sentimenti. È dunque vero?... mio padre è... Oh no t soggiunse con un movimento, di'raccapriccio, voi potete dirlo... impunemente dirlo — sarebb.e un' infamia che io lo pensassi soltanto. Chiedo però a voi se è giusto che io1 debba, subire le conseguenze di un
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passato che non è il mio? Qual è dunque il partito che mi rimane?... rassegnarmi — stupidamente rassegnarmi ! Io non ho moglie, non ho figli... non ne avrò forse — ma se.ne avessi?... chiunque potrebbe farli arrossire come io arrossisco davanti a voi... È ciò giusto?... è ciò umano?...
— Non è nè giusto, nè umano — è un assurdo, interruppe con generoso slancio Castelsanto. Il passato può essere un esempio pel presente, ma giammai una punizione per l'avvenire, poiché in fine si è quello che ci fanno le nostre azioni. Consolatevi : noi siamo migliori di quelli che ci precedettero. Individui nella famiglia, cittadini nella nazione, camminiamo concordemente intenti a uno scopo — rifare, migliorare, demolire, ricostrurre. La nostra riputazione siamo noi che ce la formiamo; se fosse altrimenti, il figliuolo d' un onesl'uomo potrebbe impunemente commettere i più grandi delitti al coperto d' un nome che le opere sue hanno rinnegato. Avete voi la volontà e il coraggio di distruggere e^di rifare?.., di aprirvi colle vostre mani una via verso l'avvenire?... di crearvi un piccolo, un nuovo mondo, che voi stesso potrete popolare cogli esseri prediletti dal vostro cuòre? Il compito è.arduo, io so, ma non impossibile; basterebbe che la donna da voi amata — una buona, nobile q intelligente creatura — vi dicesse: Bisogna meritarmi — coraggio!
A queste parole Edgardo trasalì di sorpresa e di gioia; chinossi rapidamente, con trasporto, con abbandono verso Castelsanto, e stringendogli affettuosamente le mani:
— Grazie! sclamò; dopo avermi dischiuso sotto gli occhi un abisso, voi mi additate la via di schivarlo. Non mi domandate se ho coraggio: se mi mancasse quello che dà l'amore, mi rimarrebbe purquello che ne' momenti estremi ispira la disperazione.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (180/525)
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Castelsanto Bisogna Edgardo Castelsanto Avete
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