I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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tane e ostentate, e dalla profonda demoralizzazione'* che è neir accate tonaggio esercitato come una professione, pensammo a que' molti,.che mancanti del più stretto necessario, e vergognosi di.palesarlovivono dimenticati la vita delle privazioni, di nuli'altro contenti che di sottrarsi a una pubblicità che gii atterrisce, e a un'elemosina che li umilia.
Vi hanno miserie.profonde, irreparabili, le quali vestono,la manti-' glia di tibet dell'operaia e il nero soprabito dell'artista: • oTutte le mattine questi poveri che nessuno conosce lasciano:la .loro stanzuccia a tetto col cuore aperto da una speranza. Tutte le sere essi vi Centrano col cuore chiuso : da un .disinganno. vChi pensa a loro? n > ' < o, i \ , )
Ci hanno essi tesa la mano implorando soccorso?... Sappiamo noi ch'essi soffrono? Ha fame «costui che ci passa innanzi, e ne 'guarda con noncuranza... quasi con sprezzo, nella sua.mutaorgogliosa rassegnazione, la quale toglie a lui i.mezzi.di vivere/a noi la soddisfazione di sollevarlo?... Ha fame costei che.arrossisce quandoinoi ila fissiamole guizza tra.ijpassanti come-se qualcuno la inseguisse,,senza risponderete ai un sorriso, nò ai un saluto, nò a una domanda... a nulla ? * , 4
Cosi, scusandosi, iragionano i gaudenti. >v < E una settimana, un mese, un anno dopo., i giornali annunziano (se pur se ne occupano), che una giovane i operaia fu-trovata asfissiata dal carbone nella sua povera cameretta; o che un artista di grandi speranze (giustizia postuma!) si uccise precipitandosi sulla via dall'altezza di un quinto piano. , » > Chi li conosceva? Nessuno.
V'ingannate. Cercate i loro nomi su'registri del Monte di Pietà, e leggete :
« Dato alla signora N. N. per una crocetta d'argento, ecc. t Pagato al signor N. N. pel fregio d'oro di un medaglione, ecc. » Erano due memorie — le ultime che si portano al Monte di Pietà — dopo gli oggetti più necessarii... dopo la camicia! Essi avevano fatto parecchie volte questa via-crucis del povero. Erano timidi — non avevano il coraggio di chiedere — impegnavano.
Poi si rassegnavano e morivano.
Ecco i veri poveri: compiangiamoli, perchè la loro miseria è tanto più dolorosa ed irreparabile quanto più è riposta addentro nel cuore, quanto più è smentita dalle apparenze.
Forse il Legnaiuolo pensava a questo, poiché distolse gli occhi con nausea e ribrezzo da quella impudente canaglia, che sprecava in una
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (199/525)
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Centrano Monte Pietà Pagato Monte Pietà Legnaiuolo
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