I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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Fu allora che la pittura e la letteratura si affratellarono in un intento.
La prima, rifiutando con sprezzo gli argomenti euiiuchi della storia ufficiale, ritrasse le scene della'vita •intima; la seconda, lasciò gY inquarto che nessuno lèggeva, assunse forme più sneire, e si fe5 giornale. 1 *
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Il fine, a cui miravano, era uno in entrambe: — transigere un tantino col bello e dare uno scappellotto alle regole per esprimere unicamente il buono ed il vero.
Non era più l'arte per l'arte — l'arte fatta scopo a sè stessa, no; era il principio estetico subordinato al principio morale; era l'arte fatta stromento potente e pericoloso di reazione-
In poche parole, come fu detto nell'intermezzo, pittori e scrittorisi valevano della caricatura, del quadro di genere e del'giornale pér
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combattere un principio avverso, come i: nostri padri, della spada pér1 respingere un' invasione/
Posto quindi tra chi strisciava osi rassegnava, e tra chi reagiva, protestava e combatteva, Luciano non poteva esitar nella scelta, per quanto fosse arrischiato e diffìcile il cómpito che si assumeva.
Giornalisti e pittori combàtterono per undici anni con islancio, con accanimentò, con perseveranza.
KEssi possono portare la testa alta, e mettersi in prima fila tra quelli che diedero il primo impulso al movimento nazionale del 59.
Letterati e pittori, aprendo la via alla bajonetta del soldato," iniziarono l'opera santa del nazionale riscatto.
Ciò nullameno, in onta a uno scopo così generoso, lasciala da parte la quistione politica, e considerata la pittura di genere come un atteggiamento nuovo dell'arte, quanti ostacoli da superare, quanti sistemi avversi da combattere, quanti pregiudizii assurdi da calpestare!...
Era la lotta del vecchio col nuovo, dell'ideale contro il reale — due epoche, due principii, due scuole.
GY innovatori combatterono accanitamente perchè in essi era la gioventù, la speranza, il coraggio, congiunti al sentimento della giustizia della causa che propugnavano, e alla fiducia cieca, illimitata nella coscienza popolare che li giudicava.
La via ch'essi battevano, e che presto o tardi li avrebbe condotti al trionfo, non era cosparsa di rose... ma che per ciò?
Il cómpito era arrischiato e difficile, lo ripetiamo; ma fu appunto questa difficoltà, questo rischio che indusse Luciano a porsi arditamente tra le fila de' novatori.
Le forti organizzazioni amano i pericoli; e gli è nelle contrarietà, negli inciampi... in quest'azione febbrile di tutti'i giorni, in questo
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (209/525)
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Luciano Luciano
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