I misteri di Milano di Alessandro Sauli
-(207 fidavano negli occhi, e parlottavano tra loro in atto di comunicarsi ediscutere ima risoluzione arrischiata.
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Nè questo era tutto.
Il cieco-nato aveva chiamato a sè i più influenti del crocchio; e già si udiva qualche esclamazione soffocata di sorpresa e d'ira; le fronti si aggrondavano, gli occhi fiammeggiavano nelle profonde orbite minacciosi.
Pochi minuti ancora d'indugio, e la tempesta sarebbe scoppiata sul capo dei temerario, che l'attendeva coli'impassibilità di chi non prevede il pericolo, o non lo cura.
A ciò si aggiunga che il Legnaiuolo, se non odiava, disprezzava cordialmente Luciano.
Egli era intimamente convinto rche le profferte generose fattegli in casa del pittore avessero un fine segreto e infame, ben diverso dall'apparente: a creder suo, si erano prevalsi della sua miseria, del suo sconforto... delle sue stesse aspirazioni verso la vita dell'uomo onesto, per far di lui uno stromento di tortura, un arnese di polizia, un delatore, uno sbirro.
— Perchè mi ostino io a proteggere un uomo, che voleva disono-narmi? disse tra sè il Legnaiuolo.
E si alzò.
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Ma in quel punto un'idea gli attraversò rapidamente lo spirito — pensò a Vittorina.
Rivide come nelle inconscie estasi 'd'un sogno que'due occhi - azzurri che l'affissavano commossi mentre egli parlava; sentì risuonarsi, non più nell'orecchio, ma nel cuore, l'accento soave di quella voce — una voce che gli richiamava quella della sua Maria, allorché, genuflessa davanti al tettuccio della Geltrude, cantava il ritornello della sua canzone in quella sciagurata notte del 24 febbraio, che egli rammentava rabbrividendo.
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No, Vittorina non poteva mentire: essa secondava, ignorandoli, i disegni di suo marito e del biondo. Era una colomba fra due serpenti ; era una donna dal cuore buono e compassionevole, gittata dal caso tra due uomini senza cuore — tra una spia e un commissario.
Questo pensiero soffocò nel cuore di Francesco Boldi il personalerisentimento contro Luciano. ~ \
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Gancio e il cieco-nato, si erano di già alzati, e si avvicinavano lentamente, seguiti alla lontana da'più arrischiati della comitiva.
Il Legnaiuolo fece un ultimo sforzo per salvar 1' artista.
Allungò prestamente il braccio disopra alla spalla diritta dell' Arcangeli, gli strappò di sotto la mano la carta su cui disegnava, la gualcì,.
la scagliò lontano da sè, e disse all'artista:
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (219/525)
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