I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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»rEra un procedere da vigliacchi... ma, o Dio buono! quella razza di gente non si picca ^molto di cavalleria. '1 «' " J ** £ "¦' ut 1 '' 1 Luciano dunque si contentò di sorridere con disprezzo, e' avviatosi untamente verso l'uscio, mentre ne alzava il saliscendi,1 udì una'voce onosciuta dietro lui, che gli disse sommessamente : 'r)^
— E pensare che un uomo-come voi.... Bah! è un vero peccato! L'Arcangeli si volse, e riconobbe il Legnaiuòlo.
In questo mezzo gli straccioni aveano fatto capannello. Gancio era in mezzo al crocchio, e parlava sottovóce, ina concitato.
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— Uscite! uscite 1 disse il forzato, spingendo fuor dell'uscio Luciano. C'è un demonio là in mezzo che li va istigandole lasciate ad èssi iljj « r »
tempo di riflettere e di decidersi, sono capaci di assassinarvi.... Ma, vi-vadio! suggiunse, agitando in aria il pugno, di qui non pasDicendo ciò, dette un' ultima spinta vigorosa all'Arcangeli, e rabbattè, l'invetriata. * • • 9 - 1 » '> > '
Era tempo! ' ' * *JChi è che non passerà di li?chiese Gancio che aveva udito le ultime parole del Legnaiuolo/ ' 1 • 1 " 1
— Tu il primo, rispòse il forzato, piantando i suoi garetti di acciaio a' due angoli del limitare. ' * ' "
— Chi è che non passerà di lì? domandò alla sua volta il cieco-nato avanzandosi.
— Tu, e tutta la tua canaglia, ripetè il Legnaiuolo. Yi ha chiamato canaglia, gridò Gancio.
— Addosso 1 urlarono gli straccioni.
L'urto fu così violento che l'invetriata ne andò in frantumi. Il Legnaiuolo fu rovesciato.
— Dagli 1 gridò istigando quel maligno demonio di Gancio.
— Dagli ! ripeterono dieci voci, coli'unisono sinistramente espressivo d'una voce sola.
E venti braccia si levarono minacciose per percuotere il Legnaiuolo. Fortunatamente di mezzo a tutta quella schifosa marmaglia si trovava un uomo, che li valeva tutti per intelligenza e coraggio; un uomo che alle parole di sfida pronunciate momenti prima dall'Arcangeli avrebbe risposto avanzandosi, solo, forte, risoluto, coli'animo dispoto ad uccidere o ad essere ucciso; un uomo, infine, che amavaFrancesco Boldi____a modo suo — ma Y amava. E qucsl' uomo era
Mangiamicche — il capitano de'Lampionai. Avete mai veduto un toro, reso furente dall'assillo e dalla canicola,
allorché un'incomposta e latrante frotta di cani da pagliaio gli si serra
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affianchi, menar cornate d'inferno a diritta e a sinistra, sicché in poco Mist. vol. ii. > lì
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (221/525)
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