I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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stesso; — m'inchinai con riconoscenza, era un elogio che mi lusingava! — mi dipinse la vostra situazione: voi siete al verde, compiutamente al verde; e questa, vedete, e una condizione sine qua non, per essere un affiglialo. La miseria, la vera miseria, quella che va in guanti, soprabito fino scappello di Francia,— la vostra, figliuolo, è madre, ispiratrice, consigliera delle grandi risoluzioni. Nè crediate di essere il primo, nè il solo. Qui da me ne vengono giornalmente di tutti i peli. Portano l'oggetto evaso; io lo esamino, lo peso, l'assaggio... e li, pronti sul tavolino, lampanti come raggi di sole solidificati entro a uno stampo da venti franchi. Se quindi accettate come credo, le proposte fattevi da Cipriano, in grazia alla vostra nascita e alla società in cui vivete vi aggregano di botto agli speculatori di prima classe> e appartenete al Deposito principale di Porta Romana, o al Succursale di Porta Ticinese. Cipriano vi avrà fatto leggere gli statuti appositi; saprete quindi che vi sono speculatori di I, II, e III classe, apprendisti e aspiranti. Ma, o mio Dio! chi si cura degli ultimi? Sono una cinquantina di disperati — carne da cannone, colli da spago, come li chiama spiritosamente Cipriano: noi li apprezziamo secondo il valore degli oggetti -evasi — un fazzoletto, uno sciallo... tutt' al più qualche sgangherata saponetta di argent-cristofle, evasa dal saccoccino d'un vetturale... Miserie! Il vostro, invece, è un affar d'oro... oro in verghe.Sulle prime sentirete un tantino di ripugnanza; ma poi, quel pensare che non si ha di veramente suo che la buona apparenza; che le cambiali scadono fra venti giorni, e che all'alba del ventiquattro potete risvegliarvi sul pagliariccio della prigione... Eh! figliuolo, credete a me, ci si abitua,
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ci si fa il callo, e dagli oggi," dagli domani, si finisce per pigliarci gusto. D'altra parte, nella posizione in cui siete, potete esercitare in una sfera vastissima la vostra industria. Siete invitato a pranzo? — mancano due posale. Vi recate a un ballo? — nella foga della danza IoA
smaniglio della vostra ballerina le si stacca dal braccio e scompare nella profonda capacità della vostra tasca. Fate una partita di lansque-nei cogli amici?..— cogliete il minimo pretesto, quello di perdere per esempio; mettete sul tappeto una quistione di gioco, date del baro a chi vince, si fa una baruffa, e, mentre si fa ressa intorno a voi per dividervi, bel bello, pian pianino, con tutte le precauzioni, uno, due, tre orologi evadono colle catenelle inclusive dal taschino dei concilia-tori. Che ne dite?... non è bello?... non è delizioso?... non ò sorprendente ?... Chi volete che pensi che voi... che il signor... Eh, via un barone !
« E dicendo ciò, un finissimo sogghigno d'ironia faceva guizzare i muscoli di quel muso malizioso da faina, sormontato da una sudicia berrettina di seta nera.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (233/525)
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