I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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aspettarsi era una delazione. In faccia a lui la gente di cuore — quelli die gli tendevano la mano senza ribrezzo, dicendogli: « Hai tu coraggio?... vuoi tu essere stroraento del bene come finora lo fosti del male? o dove recasti lo scandalo che scoraggia e corrompe, vuoi tu portare l'esempio che conforta e feconda?... » Ma chi erano essi codesti suoi redentori? — uno sconosciuto e un artista, un commissario e una spia !... Oh! ladro un'altra volta piuttosto! — E, come se ciò non bastasse... come se le insidie.degli uni, la diffidenza degli altri, lo'sprezzo di tutti non gli rendessero abbastanza impossibile l'avvenire, egli dovea procedere a capo chino, senza lagnarsi, sospinto brutalmente dappochi che la società arma alla sicurezza di tutti. Confessiamo dunqde che vi hanno frangenti eccezionali nella vita d'un uomo, in cui la pura e semplice volontà non basta a ridivenir galantuomo. > :
Francesco Bóldi comprese meglio e più presto di noi la strana anormalità della 'sua situazione. Confortavalo il pensiero che, per diffidente che fosse la società a suo riguardo, era umanamente impossibile gli si ascrivesse a colpa l'essere accorso a salvare un suo simile, sostituendo l'azione pronta dell'individuo all'opera lenta e svogliata della' dormigliosa vigilanza legale. Rassicurato da ciò, senza darsi più che tanto pensiero de'zaffi che gli camminavano sulle peste, studiò talmente il passo che, in capo a pochi minuti, riesciva in Piazza-Mercanti; dove giunto, attraversato quel tratto che misura la distanza de'due* portoni — quello cioè da cui usciva venendo via dal Broletto, e l'altro che si apre in S. Margherita — dovette fare una terza fermata,'indeciso da qual parte avviarsi * verso via S:>RafTaeIe, alla quale era certissimo essersi addirizzato il pittore, se voltando da S. Margherita, o pigliando diritto pe' Borsinari. - > ' '
E anche quella volta come le altre due, cedendo a quella specie d'impulsione istintiva da cui lasciavasi guidar ciecamente, imboccò risoluto il portone, e via per S. Margherita, rasentando il bruno caseggiato, e voltandosi tratto tratto, o spingendo innanzi lo sguardo, poiché fuggiva (ì inseguiva allo stesso'tempo — voleva scansar la pattuglia e raggiungere il Lampionaio. i - '< «
Ma erasi scostato appena quanto e un trar di mano da Piazza-Mercanti, allorché proprio nel toccare il canto di S. Salvatore, udì dietro s'è un rumor sordo, più distinto a misura che si avvicinava...11 un rumore come d'una pedata, ma la.pedata, leggera d'un uomo che corre a piò sca!zo'*sul lastricato: Il Legnaiuolo die un balzo avanti, raggiunse il vano d'un uscio, vi>si tenne ritto, disteso, aderente — passateci il vocabolo — incastonato; e lì51col respiro sospeso e le ciglia intente, aspettò. Poco stante l'uomo che fuggiva, passò e soprastette in sulloi
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (247/525)
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Bóldi Piazza-Mercanti Broletto S. Margherita RafTaeIe S. Margherita Borsinari S. Margherita Lampionaio Piazza-Mercanti S. Salvatore Il Legnaiuolo Mercanti Margherita Margherita Margherita Mercanti Salvatore
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