I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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sbocco della viuzza; tenea con una mano fé sue ciabatte; PaUra mano l'imbucata entro-lo sparato della camicia come per stringere un'arme che egli> avesse soppanno per precauzione. Guardò ansando, teso l'orecchio... Il Legnaiuolo non rifiatava. Egli avea riconosciuto il fuggitivo — era Gancio,.-il quale, non.vedendo nè udendo, parve rassicurarsi; voltossi verso Piazza-Mercanti, poi. verso la Scala, e guardato un'ultima volta in-S.: Salvatore,'dileguò come un'ombra;
Francesco Boldi aspettò che Gancio si allontanasse per uscire dal suo nascondiglio; levossi anch'egli le grosse scarpe per ammortire il rumore delle pedate, e, quantunque senz'armi, avviossi arditamente sul,e tracce del Lampionaio; , 1
Giunto sull'angolo del Caffè dell'Accademia, precisamente dove ora si apre la nuova piazza, egli vide-Gancio, che, attraversato sempre correndo il peristilio della Scala, voltava il canto di via S. Giuseppe.
E il Legnaiuolo dietro a lui di corsa anch'esso, con quel risoluto coraggio che ispira una buon'azione. u, - iMa era troppo tardi. ! , j . ,
¦ , Francesco Boldi aveva oltrepassato appena la facciata del Caffè Cova, allorché un grido acuto ruppe il tetro silenzio di quella notte.
Poco stante udi la sorda pedata di-momenti prima,' e in pari tempo vide come un'ombra che scivolava lungo il-muraglione laterale delTeatro. I ! r
Era Gancio. , < j . i • ' ;
La via era deserta; solo a un centinaio di passi vede?ansi scintillare i fanali d'una carrozza, ferma davanti a un portone. t In due salti il Legnaiuolo'raggiunse l'opposto angolo della via, e vi aspettò l'assassino.
Gancio si fermò. Tra il forzato e'lui correva appena la distanza di
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dieci passi. < , , • - : •
I loro sguardi s'incrociarono — risoluto e imperterrito quello del Legnaiuolo; bieco e stravolto quello del Lampionaio:
Gancio lasciò cadere le-ciabatte che aveva in mano. »
II Legnaiuolo posò le sue, e aspettò l'assalto. — Cosa vuoi? domandò Gancio. ] ,
—; Arrestarti,, rispose-, Francesco; » 1
-iMa, qualunque la risposta fosse ricisa, l'ebbe appena proferita che il Lampionaio gli fu sopra con lo.stiletto. y tLa lotta fu breve ma terribile; — una/di quelle::lolte senza parole,
clic incominciano nel silenzio, e nel silenzio si terminano, allorché uno -
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de'due avversari si abbandona, massa inerte e sanguinosa, tra. le brac-eia del suo antagonista. ' » 3
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (248/525)
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PaUra Legnaiuolo Gancio Piazza-Mercanti Scala Salvatore Boldi Gancio Lampionaio Caffè Accademia Scala S. Giuseppe Legnaiuolo Francesco Boldi Caffè Cova Gancio Legnaiuolo Legnaiuolo Lampionaio Legnaiuolo Gancio Arrestarti Francesco Lampionaio Mercanti Gancio Giuseppe
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