I misteri di Milano di Alessandro Sauli
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ispirazióne, non porrei tempo in mezzo a scegliermi arditamente il posto tra i patriotti...; perche vi amo, infine!
E lièi proferire quest'ultima frase il Yelasquez affissò con significazione Beatrice. i
— Continuate, amico mio... continuate, disse la giovinetta, che, per Ut prima volta, affrontava senza distogliere i suoi gli sguardi appassionati di dòn» Luigi. ' r
— La feci chiamare, dissemi gentilmente il direttore, per chiederle alcuni schiarimenti su persone che ella conosce e che mi si dipinsero avverse al governo, intriganti e pericolose.^Valga ciò a darle prova del quanto io fidi ciecamente nella sincerità delle sue risposte. Stamattina ho ricévuto questa lettera: none firmata, ma poco importa. Ella la legga, e mi sappia dire se la e una denunzia fondata, o una calunnia. Trattandosi che. la famiglia, su cui cadono gli odiosi sospetti, si cattivò "con opere d'arte splendidissime la stima e l'affetto de'Milanesi, pensai a valermi di tutti i mezzi conciliativi, prima di far ricorso alla perquisizione invocala. » 1 (
- « Detto ciò, il direttore mi fé'cenno di leggere, e lessi:
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« Alla Direzione Generale di Polizia.
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« Gli uomini preposti al governo di queste provincie dormono piacidamente i loro sonni, ingannati da una tranquillità apparente e pe~ V ricólosa.T vecchi partiti che hanno lacerato il paese, sgominati ma « non prostrati dalle ultime repressioni, risollevano il capo, si rannodano, e congiurano un'altra volta. I Carbonari si agitano nuovamente « in Sicilia. Le corrispondenze politiche si fanno più estese e frequenti. « Agostino Arcangeli, vecchio emigrato, affigliato al Carbonarismo, corrisponde direttamente coi rivoltosi delle Due Sicilie. La funesta tolleranza del governo ò inesplicabile. I buoni non comprendono il perche- non siasi ancora perquisita la casa dell'incorreggibile vecchio.
« Questa Direzione generale di Polizia provvegga immediatamente».
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Oli, gli abbonimevoli : Giuda f gridò l'Arcangeli, levando le mani'
JHal cielo come per invocarne una maledizione !
— Potete pensare, amici miei, ripigli^ con accento indignato il Yelasquez, se protestai energicamente contro quest'infame denunzia. Non ripeterò'quindi ciò che dissi per discolparvi. Il direttore però non mi sembrò persuaso. So io se il calore stesso della.difesa non abbia dato maggior fondamento ai sospetti? Fatto sta, che l'ultima parola pronunciata dal direttore nell'accommiatarmi, la è una di quelle che accennano* a'! un partito preso. Vedremo! dissemi sorridendo. Questo re-
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito 1859
pagine 492 |
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Pagina (262/525)
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