I misteri di Milano di Alessandro Sauli

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      dremo significava per me una perquisizione domiciliare____ Bisognava
      salvarvi, aggiunse don Luigi, appressando alla fiamma l'ultima lettera
      $ •
      clic aveva tratta dallo scrignctto. La carta divampò. Il Yelasqtiez gittò un indicibile sguardo di trionfo sulla Beatrice, sclamando:
      — Vi ho salvati ! * * 4 -
      In quel punto si udi uno scalpiccio di passi affrettati sui pianerottolo, e una voce un pochino alterata che disse:
      — Osservazioni inutili! voi state qui, e badate che nessuno entri o esca. * '
      Poi venne picchiato all'uscio sommessamente. Beatrice trasali, e corse un'altra volta a rifugiarsi tra le braccia di suo padre. Il Yalasquez spalancò le due finestre per dar aria allo studio; poi andò al caminetto, e aiutandosi colla paletta da sbraciare, ne rimescolò le ceneri in modo che nessun indizio rimanesse deltecarte allora allora abbruciate. Fatto ciò, prese lo scrignetto che conte-
      tneva la corrispondenza e lo ripose tra gli altri oggetti di puro lusso, posti a ornamento sulla lastra del caminetto. Ma non aveva finito di
      porre in assetto lo studio, allorché il vecchio Arcangeli mise un grido
      • • •
      soffocato, e si battè la fronte come risovvenendosi.
      — Ebbene? domandò il Velasquez — ci sarebbero ancora lettere da abbruciare? Presto allora: prima che abbiano atterrata la porta, noi avremo il tempo di• dar fuoco alla casa, senza timore di essere di-
      -sturbati.
      L'Arcangeli bisbigliò allora qualcosa all'orecchio di sua figlia. Beatrice entrò in punta di piedi nella camera attigua, e ne usci tenendo in mano un ricco pugnaletto, sulla cui lama di acciaio finissimo erano incise due mani che si stringevano, con sotto il motto : Uniti e forti. ' In questa venne bussato nuovamente all'uscio meno sommessamente della prima volta. Beatrice corse come una smemorata verso un mucchio di cartoni che giacevano in un cantuccio presso la finestra, e fé' per rimpiattarvi l'arma pericolosa.
      * — Quale imprudenza! sclamò don Luigi, strappandole di mano il pugnale, che nascose prestamente soppanno.
      Fatto ciò, corse dal cieco, e lo fe'sedere. Pòi condusse Beatrice, che a. stento reggevasi, rimpetto-a un cavalletto, e postole in mano la tavolozza e il pennello: >
      • — Essi devono trovarvi intenta al lavoro, le disse don Luigi. Coraggio^ pensate a vostro padre.:.
      Non potè aggiunger altro, poiché si udì di fuori una sonora'esclamazione d'impazienza, seguita da un urto cosi violento che dette una sensibile incurvatura al paletto, quasi strappandolo dagli anelli.
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I misteri di Milano
Storia contemporanea (Volume 2)
di Alessandro Sauli
Libreria Francesco Sanvito
1859 pagine 492

   

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